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Monza, carcerato ritorna in cella: “I lavori socialmente utili sono troppo faticosi”

di davide gerace

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I lavori socialmente utili sono tutte quelle attività che consentono la partecipazione ad iniziative e servizi di carattere pubblico. Di solito, a svolgere queste mansioni, sono: chi percepisce sostegni dallo Stato (reddito di cittadinanza) e chi ha problemi dal punto di vista lavorativo (disoccupati, cassa integrazione, ecc). C’è, infine, anche un’altra categoria di “lavoratori” che svolge i lavori socialmente utili, i detenuti. Molti di loro possono scegliere se prestare i propri servizi, a titolo gratuito, allo Stato oppure a enti e organizzazioni di volontariato e assistenza sociale. A Monza, c’è anche chi ha scelto di non svolgere i lavori socialmente utili, preferendo il carcere.

Monza: l’incidente nel 2019 e la condanna per omicidio

Come riporta il Corriere della Sera, un uomo ha preferito il ritorno in carcere ai lavori socialmente utili. Il detenuto era in prigione da alcuni mesi, precisamente dal 21 novembre, ed era stato collocato in una comunità brianzola in prova ai servizi sociali, continuando così a scontare in modo alternativo la sua pena.

Il 38enne era stato arrestato per un grave incidente causato nel 2019 a Monza. L’uomo, ubriaco e senza patente, ha investito e ucciso un 22enne, fuggendo subito dopo. Catturato dalle forze dell’ordine, il Tribunale, nel 2020, lo aveva condannato per omicidio stradale e omissione di soccorso a 7 anni e 4 mesi di reclusione.

“Troppa fatica, meglio la cella”

Il Giudice aveva scelto, per l’uomo, l’affidamento in comunità per “garantire la funzione rieducativa della pena e il reinserimento sociale del condannato”. Una scelta condivisibile ma, a sorpresa, rifiutata dal detenuto. Il 38enne, infatti, dopo alcuni mesi in comunità, avrebbe chiesto ai carabinieri di ritornare in carcere, giudicando i ritmi di lavoro troppo intensi.

Queste le parole dell’uomo: “Non ci lasciano respirare, meglio la cella che tutto quel lavoro”. Le forze dell’ordine lo hanno così trasferito nella Casa Circondariale di Monza, dove continuerà a scontare il resto della pena.

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