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Mondiali 2022 – Road to the Final: Francia 1998 e la volta in cui Ronaldo “scomparve” per un minuto

di davide.borgione

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12 luglio 1998. Allo Stade de France di Saint-Denis va in scena la finale dei Mondiali; il Brasile, campione in carica, sfida la Francia padrona di casa. Sarà Ronaldo, fresco vincitore del Pallone d’Oro ad appena 21 anni, contro Zidane, giocatore di classe mondiale quasi all’apice della sua carriera. Già queste sarebbero potute essere le premesse per una finale che poteva finita diritta negli annali, ma ci fu un episodio più che controverso che ha reso questa finale una delle più famose di tutti i tempi… per il motivo sbagliato.

Le premesse

I Mondiali in Francia furono organizzati anche per cercare di sollevare le sorti di una nazionale che dopo le mancate qualificazioni alla Coppa del Mondo del 1990 e quella del 1994 vedeva come bruciata tutta una generazioni di talenti, almeno a livello di nazionale.

In Francia furono introdotte diverse novità: dall’allargamento della competizione a 32 squadre all’introduzione del Golden Gol, grazie al quale proprio i francesi vinsero agli ottavi di finale, alla possibilità di effettuare 3 sostituzioni .

Il Brasile si presenta a Francia ’98 come una delle favorite alla vittoria finale. Forte di una rosa altamente competitiva composta, tra gli altri, da giocatori come Cafù, Roberto Carlos e Rivaldo, ma soprattutto della presenza di un certo Ronaldo Nazário che nella sua prima stagione all’Inter, si era dimostrato veramente incontenibile, conquistando con i nerazzurri la Coppa UEFA. Dopo aver superato come primi il gruppo A, vincendo con Scozia e Marocco e perdendo con la Norvegia l’ultima gara del girone, agli ottavi il Brasile supera agilmente il Cile con un sonoro 4-1, nel quale il Fenomeno segna una doppietta. Ai quarti i sudamericani battono 3-2 la Danimarca e staccano il pass per la finale grazie alla vittoria ai rigori contro l’Olanda. Arrivati alla finale, il bilancio per Ronaldo è più che positivo: 4 gol in 6 partite.

La Francia di Zidane ha voglia di rivalsa dopo le mancate qualificazioni ai mondiali del 1990 e del 1994. I transalpini superano agilmente il girone battendo 3-0 il Sud Africa, 4-0 l’Arabia Saudita e 2-1 la Danimarca dimostrandosi solida sotto tutti i punti di vista. Agli ottavi supera, non senza qualche difficoltà, il Paraguay con un gol di Blanc al 114′. Ai quarti contro l’Italia, i rigori, saranno decisi gli errori dal dischetto di Demetrio Albertini e di Luigi Di Biagio dopo lo 0-0 nei 120′ mentre in semifinale si imporranno per 2-1 sulla Croazia grazie alla famosa doppietta di Lilian Thuram. Per il difensore ex Juve e Parma saranno gli unici 2 gol in nazionale in tutta la sua carriera.

La finale dei Mondiali 1998 e l’incidente di Ronaldo

Come da loro raccontato, Ronaldo e Roberto Carlos, dopo il pranzo con la squadra, erano saliti in camera prima degli altri per guardare il Gran Premio di F1. Il loro compagno di squadra Edmundo, che aveva la stanza a fianco di quella del Fenomeno, racconta di averlo visto in preda alle convulsioni sul letto, mentre Roberto Carlos, girato sull’altro fianco e con le cuffiette, non si era accorto di niente. Ha commentato l’accaduto anche il direttore dell’hotel nel quale alloggiava il Brasile:

“Dalla finestra vedevo tanta gente nella camera di Ronaldo, ho sentito più volte gridare la parola: ‘Morto’. C’era un casino pazzesco”.

Ronaldo viene quindi trasportato d’urgenza alla clinica “Des Lilas” di Parigi per degli esami, e segue tutto il prepartita dei verdeoro su un lettino d’ospedale. Dopo l’ultimatum dato dalla FIFA, il Brasile è costretto a fornire la formazione ufficiale per la partita; Ronaldo non ce la fa, gioca Edmundo. Poco prima del riscaldamento però, il Fenomeno comunica di riuscire a scendere in campo, e alla fine sarà proprio lui a giocarsi la finale.

Quella che si vedrà in campo non sarà altro che la brutta controfigura di ciò che era solitamente il ragazzino di Rio; non riuscì mai ad essere decisivo, vagando per il campo senza essere mai più che un semplice spettatore della disfatta dei suoi. La partita finirà 3-0 per la Francia grazie a una doppietta di Zidane e ad un gol allo scadere di Petit

 

Mondiali

Pallone di France ’98 (@Shutterstock)

La diagnosi

Sia i medici del Brasile che quelli francesi che visitarono Ronaldo in ospedale hanno sempre sostenuto che si trattava di una crisi epilettica. 14 anni dopo la finale, Bruno Carù, ex presidente della società italiana cardiologia sport, riprese in mano la documentazione che raccolsero i medici dell’Inter dopo l’incidente. Da quello che si evince dalla sua analisi, Ronaldo il giorno della finale ebbe un arresto cardiaco e non una crisi epilettica.

Carù sostenne che Ronaldo, piegando la testa in modo innaturale sdraiato nel letto, compresse a livello del collo il glomo carotideo, un piccolo organo responsabile dei meccanismi riflessi di regolazione della frequenza cardiaca e della pressione. Questo comportò lo svenimento. L’elettrocardiogramma effettuato dal Fenomeno in ospedale dimostra come, a crisi superata, avesse solamente 18 battiti al minuto. Il cuore si era praticamente fermato.

Sul momento però, i medici abbracciarono subito la diagnosi della crisi epilettica, somministrando a Ronaldo il Gardenale. Potente sedativo ottimo per l’epilessia ma inutile, quasi dannoso, per problemi di cuore. Questa versione dei fatti aiuterebbe a spiegare la partita fantasma del Fenomeno in finale ma soprattutto la famosa immagine di lui che scende come uno zombie la scaletta dell’aereo il giorno dopo.

Il mistero di quei Mondiali

A causa di alcune dichiarazioni di Edmundo, uno dei pochi che è spesso ritornato a parlare della vicenda, alcuni pensarono che Nike avesse fatto delle pressioni al Fenomeno per giocare la finale. Lo stesso calciatore raccontò che i rappresentanti della compagnia statunitense, che due anni prima aveva investito ben 160 milioni di dollari sulla Nazionale verdeoro e creando una campagna pubblicitaria con al centro proprio Ronaldo, erano molto presenti nel ritiro brasiliano.

Secondo O Animal, gli sponsor avrebbero quindi costretto Ronaldo a giocare, anche perché la finale rappresentava uno scontro tra i rappresentanti dei due più importanti marchi sportivi. Da una parte Ronaldo e Nike, dall’altra Zidane e Adidas. Nel 2001 questo scandalo arrivò addirittura al parlamento brasiliano; in una deposizione di circa quattro ore del Fenomeno, affermerà di non essere stato obbligato a giocare da nessuno, né dai medici né tantomeno da Nike:

“Nessuno, né i medici né i medici né lo sponsor mi costrinsero a scendere in campo. Sapevo di essere stato male e i medici mi dissero: ‘È meglio se rinunci’. Ma io mi sentivo a posto e fui io a imporre la mia volontà. Edmundo dice che giocai su pressione di Nike? Edmundo è un bugiardo”.

L’inchiesta si chiuse con un nulla di fatto. Non emersero prove che confermassero né una versione né l’altra. Non esistono motivazioni per dubitare delle parole di Ronaldo ma esiste solo una certezza di questo episodio; il medico che quella sera permise a Ronaldo di giocare, non ha più potuto lavorare…

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