di Domenico Scala
La terribile minaccia di un 47enne residente nella provincia di Trieste metteva potenzialmente in pericolo la salute dei consumatori. L’uomo ricattava le catene di supermercati minacciando di avvelenare cibo e acqua. In cambio richiedeva ingenti somme di denaro, da versare esclusivamente in criptovalute. Era questo il sistema escogitato dall’uomo come spauracchio: iniezioni di cianuro e di topicida da somministrare nei prodotti in vendita nei supermercati. La storia è riportata da TGCOM24.
La minaccia ai supermercati di avvelenare i prodotti
Circa 200 i tentativi di estorsione nei confronti di aziende non solo italiane, ma anche tedesche, francesi, spagnole, austriache e svizzere. Per fortuna la Polizia Postale, su richiesta della Procura di Roma, è riuscita infine ad arrestare il malvivente triestino. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, l’arrestato si nascondeva dietro email anonime, inviate attraverso provider esteri. Aveva inoltre pubblicato online video dimostrativi per illustrare le eventuali modalità di avvelenamento, in modo da apparire ancora più persuasivo nel ricatto alle aziende alimentari vittime dell’estorsione.
La vicenda è partita nell’agosto del 2021 ed è proseguita fino al maggio di quest’anno ai danni delle aziende in questione. E la minaccia prevedeva anche la successiva divulgazione, attraverso gli organi di stampa, dell’avvenuto avvelenamento dei prodotti. L’intento era chiaramente quello di procurare un potenziale grosso danno d’immagine ed economico per le aziende, ma determinando soprattutto un gravissimo pericolo per la salute dei consumatori. Gli inquirenti spiegano che dalle indagini è emerso che tali azioni non sono state poste in essere e non risulta che si sia mai verificato l’avvelenamento di prodotti alimentari e di acque, anche grazie alle tempestive indagini eseguite. Inquietante constatare quanto può cadere in basso una persona per denaro…
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