di Gianmichele Trotta
Inizia a sembrare una tradizione per le grandi città ormai. La storia si ripete e un altro tabaccaio tenta di fare il furbetto cercando di intascare il biglietto vincente del Gratta e Vinci al posto di un suo cliente. Questa volta, la vicenda accade in quel di Milano e risale ad ancora prima rispetto l’ormai celebre storia del tabaccaio di Napoli. Le indagini si sono concluse solamente pochi pochi giorni fa.
La vicenda
Sono le 5.30 del mattino dell’11 giugno 2021 quando il cinquantanovenne, malcapitato protagonista di questa storia, si reca al solito bar dove fa colazione prima di andare a lavoro. Come ogni mattina ordina caffè e brioche, per poi recarsi nello stabilimento vicino per fare pulizie. Stavolta, però, compra anche un gratta e vinci 50x, tentando la sorte.
Dopo aver passato la monetina, l’uomo scopre di aver vinto 2 mila euro da moltiplicare per 50, secondo le regole del gioco, per un totale di ben 100 mila euro. L’uomo, ancora incredulo, chiama un amico per assicurarsi della vincita. Quest’ultimo, dopo aver controllato con un app il codice del gratta e vinci, gli conferma la vincita. Purtroppo, però, la storia non finisce qui.
Successivamente, l’uomo si rivolge al gestore del tabacchino per riscuotere la vincita. Il tabaccaio inizialmente sembra eseguire la regolare procedura, chiedendo iban e codice fiscale, per poi sussurrare al fortunato vincitore di seguirlo nel retrobottega. Il tabaccaio, 46enne di origini cinesi chiamato da tutti “Enzo”, avrebbe tirato fuori due mazzette per un totale di 10 mila euro, a cui ne avrebbe sottratti 2200 per “imposte”, consegnando il resto al malcapitato.
Il 59enne, resosi conto della truffa, si lamenta col tabaccaio che, col pretesto di non capire bene l’italiano, tenta di liquidare l’uomo. Poi avvisa “queste cose non si possono fare, non avvisare nessuno“, cercando di far credere all’uomo di far parte di una truffa e che se lo avesse denunciato ne avrebbe pagato le conseguenze anche lui.
I risvolti
Il giorno dopo, l’uomo si ripresenta al tabacchino, consapevole della truffa di cui era stato vittima il giorno precedente. Cerca di farsi ridare il biglietto vincente dal tabaccaio ma, quest’ultimo, gli dice di averlo già venduto a qualcun altro, ricevendo gli stessi soldi che aveva dato lui il giorno prima. Poi avrebbe “avvisato” nuovamente: “non andare dai carabinieri altrimenti denunciano tutti e due“.
A discapito di tutto, il 59enne non si arrende e nonostante l’avvertimento del tabaccaio decide di denunciare l’accaduto. Le successive indagini hanno scoperto che ad aver incassato il gratta e vinci conteso dai due è stata proprio la moglie del tabaccaio, peraltro proprietaria dell’attività.
Le indagini, a quanto riporta il Corriere della Sera, si sono concluse qualche giorno fa, con l’accusa di truffa aggravata per il tabaccaio e di ricettazione per sua moglie. I soldi della vincita verranno poi consegnati al netto di imposte, quelle reali stavolta, al legittimo vincitore.
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