È passato ormai più di un anno dall’annuncio ufficiale di Microsoft della volontà di acquisire il colosso Activision-Blizzard, eppure nulla si è ancora concretizzato. La colpa è di parecchie rogne legali, che hanno portato a un lungo prolungamento della questione. Ad ostacolare questa acquisizione, infatti, è intervenuta anche Sony, storica rivale di Microsoft, che più volte si è dichiarata “contraria” a questa iniziativa della casa di Redmond. Di recente, però, si è aggiunto l’ennesimo cavillo, dopo che altre aziende si sono schierate contro questa acquisizione.
Queste nuove informazioni arrivano direttamente dalla Competition and Markets Authority (CMA), cioè l’autorità antitrust del Regno Unito, incaricata di investigare riguardo all’acquisizione. Questo ente antimonopolistico, come riportato da Games Industry, avrebbe condotto un sondaggio tra sei compagnie, definite come “concorrenti esistenti o potenziali”, per comprendere più a fondo l’impatto che avrebbe l’inglobamento di Activision. I nomi delle compagnie non sono stati rivelati per motivi legali, ma sappiamo le loro risposte.
Di queste sei aziende, due si sono definite non preoccupate, convinte che tale acquisizione non porterebbe alcun danno al mercato. Una terza, invece, ha dichiarato che è troppo presto per esprimere un giudizio sulla situazione. Le tre compagnie rimanenti, al contrario, si sono definite molto allarmate riguardo a questa possibile mossa di mercato.
Secondo un report di Bloomberg di inizio 2023, Google e Nvidia hanno già espresso le proprie preoccupazioni riguardo a questo accordo alla Federal Trade Commission (FTC). Pertanto, si potrebbe azzardare ad indicare questi due nomi come possibili “alleati” di Sony, ma queste sono mere supposizioni. Fatto sta, che più ci allontaniamo da quel fatidico annuncio di Microsoft, più ci sembra improbabile che l’affare giunga ad una conclusione. D’altronde, questo acquisizione potrebbe veramente sbilanciare il mercato, portando la casa di Redmond in una posizione di simil-monopolio, che, probabilmente, non converrebbe neppure a noi giocatori.
Ciononostante, è ancora presto per parlare seriamente di sbilanciamenti di mercato e, sicuramente, la scelta dell’antitrust sarà finalizzata al bene delle aziende e di noi consumatori. Pertanto, vi consigliamo di tenervi aggiornati sulla situazione continuando a seguirci su Nasce, Cresce, Respawna! Cliccate questi link per altri articoli che vi potrebbero interessare:
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