2022 (@Shutterstock)
Cambiamento in vista per la Maturità in quest’anno scolastico. La seconda prova, la più contestata dagli studenti varrà al massimo 10 punti, la prima fino a 15 e l’orale fino a 25. Pubblicate le ordinanze per il nuovo esame di maturità che comincerà il 22 giugno. Intanto il ministro dell’istruzione Bianchi: ‘‘Sosteniamo i ragazzi”.
Prende il via l’iter che porterà gli studenti agli esami quest’anno, una sorta di ritorno alla normalità, anche se formalmente somiglia molto all’esame pre Covid – due scritti più l’orale – la Maturità 2022 sarà ancora un esame “straordinario”, che terrà conto delle difficoltà vissute dagli studenti durante questi due anni di pandemia.
La temuta seconda prova non sarà nazionale ma, preparata dalle singole scuole e verterà su una singola materia d’indirizzo, latino per il classico, matematica per lo scientifico ed Inglese al linguistico. Di ulteriore rassicurazione per gli studenti sarà il peso attribuito a questa prova che avrà un massimo di 10/100
Il ministro Bianchi, come riportato da Corriere.it, dichiara: ”Abbiamo lavorato ai testi tenendo fermo un punto: siamo nelle condizioni di tornare progressivamente alla normalità”. E rassicura: ”Studentesse e studenti non devono avere paura di non farcela. Continueremo a sostenere le scuole, le ragazze e i ragazzi, accompagnandoli verso questo traguardo con tutti gli strumenti a nostra disposizione”.
Maturità (@Shutterstock)
La maturità quest’anno comincia con la prima prova alle 8:30 del 22 giugno. Gli studenti hanno sei ore per il tema. La seconda prova sarà il 23 e poi ogni commissione compilerà autonomamente il calendario delle prove orali.
Una delle novità sarà il voto della maturità, espresso in centesimi sarà composto per metà dai crediti acquisiti durante il triennio (massimo 50), e per l’altra metà dalle prove d’esame (15/100 prima prova, 10/100 seconda e 25/100 orale).
Le prove Invalsi, che sono in svolgimento in queste settimane, non fanno media e non sono nemmeno requisito d’accesso all’esame. Lo stesso varrà per i percorsi di ”scuola-lavoro” oggetto delle proteste degli studenti.
L’esame di terza media invece, perde una prova scritta (quella di lingue) ma recupera la tesina. Saranno dunque due le prove scritte – italiano e matematica – alle quali seguirà l’orale che sarà introdotto da una tesina multidisciplinare e, se possibile, multimediale. Il voto sarà espresso in decimi e gli esami si devono concludere entro il 30 giugno.
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