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Masters of The Universe: Revelation, la recensione: il ritorno di un cult

di Gabriele Di Nuovo

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La prima parte di “Masters Of The Universe: Revelation”, composta da 5 episodi, è disponibile su Netflix dal 23 luglio. Il prodotto vede il ritorno di He-Man e i suoi alleati in un sequel diretto della serie animata degli anni ’80.

Nata nel 1981 come linea di giocattoli ideata dalla Mattel, due anni dopo viene ideata una serie animata che, come la collezione di pupazzi, diventa un instant cult che ha raccolto nel mondo moltissimi fan. Tra questi c’è Kevin Smith (regista di “Clerks” e famoso anche per la sua vena nerd) che decide di ideare un seguito delle avventure del principe Adam e i suoi alleati, per poter far rivivere ai fan queste storie con una nuova veste visiva e non solo.

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Per il potere di Grayskull

La serie inizia con un veloce riassunto delle stagioni precedenti presentando He-Man, il suo acerrimo nemico Skeletor e il pianeta teatro di questo scontro, Eternia. Subito dopo l’azione parte, mostrando l’ennesimo scontro tra i due nel castello di Grayskull. Questo duello porterà delle ripercussioni molto pericolose per il pianeta e per l’intero universo. Per questo motivo Teela e una squadra di alleati molto insolita, si imbarcano in un viaggio per cercare di salvare la loro casa e non solo. Nei 5 episodi che compongono la prima parte della serie animata viene mostrata allo spettatore, in modo molto rapido, la formazione di questa squadra e, subito dopo, il viaggio intrapreso dai protagonisti con dei risvolti non del tutto banali.

Tra magia e tecnologia

Il punto di forza che Masters of The Universe ha sempre avuto sin dagli anni ’80 è la combinazione tra il fantasy puro e lo sci-fi. Infatti ci sono personaggi che utilizzano tecnologie futuristiche, come Man-At-Arms, in un’ambientazione prettamente fantasy, e altri che utilizzano la magia come il villain Skeletor. Questo mix, molto efficace negli anni ’80, funziona anche oggi nel 2021. Il merito va soprattutto allo stile utilizzato per le animazioni, che riescono a rendere un prodotto “vecchio”, attuale ai giorni nostri, rendendo il tutto visivamente intrigante e innovativo.

Abbracciare il passato per incontrare il futuro

“Masters Of The Universe: Revelation” è una lettera d’amore alla vecchia serie, ma allo stesso tempo rinfresca e consegna allo spettatore una narrazione lineare, più matura e in parte attuale. Ed è proprio quest’ultimo punto che potrebbe indispettire i fan più sfegatati del brand.  In questi 5 episodi non è He-Man il protagonista, ma la sua alleata Teela. L’importanza dell’eroina è data dagli eventi che accadono nel primo episodio e il personaggio funziona, presentando anche un lato psicologico che non ti aspetteresti mai in un prodotto animato di questo genere, soprattutto conoscendo la struttura delle stagioni precedenti. Infine è il titolo della serie a stroncare qualunque tipo di polemica. Nel titolo non c’è He-Man ma, tradotto in italiano, “i dominatori dell’universo”, che comprende tutti gli alleati del principe Adam che abbiamo conosciuto sin dal 1983, rendendo così tutti gli eroi le figure centrali del prodotto e non soltanto l’iconico He-Man.

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Considerazioni finali

“Masters Of The Universe: Revelation”, con i suoi primi 5 episodi, si mostra come un’ottima serie animata e offre un nuovo punto di vista di questo universo ai suoi fan e non solo. Nonostante il suo potenziale sia ancora inespresso, siamo davanti a un prodotto che sicuramente sarà tra le rivelazioni del 2021.

Pro

  • Le animazioni: ottime per l’intera durata di questa prima parte;
  • Personaggi sviluppati meglio rispetto alle stagioni precedenti;
  • Un prodotto maturo al punto giusto e fatto non solo per i vecchi fan.

Contro

  • Ad alcuni fan potrebbe non piacere la centralità data a Teela.

Per la recensione della seconda parte in arrivo il 23 Novembre e molto altro, continuate a seguirci su NCS.

di Gabriele Di Nuovo

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