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Marcon: prendono d’assalto una gioielleria armati di kalashnikov

di laraguidobono

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A Marcon, in provincia di Venezia, si è verificato un fatto tanto spaventoso quanto grave: è stata presa d’assalto una gioielleria da parte di alcuni banditi armati di kalashnikov, che hanno anche preso in ostaggio una commessa per portare a termine il furto. I malviventi non sono ancora stati identificati, e tuttora sono in corso le indagini da parte delle autorità.

Panico in un centro commerciale di Marcon: derubata gioielleria

Intorno alle ore 19 di mercoledì 7 febbraio si è consumato il panico all’interno del centro commerciale Valecenter di Marcon, in provincia di Venezia. Come riportato da La Repubblica, una banda di cinque persone armate di kalashnikov ha fatto improvvisamente irruzione in una gioielleria, prendendo in ostaggio una delle due commesse.

Sono bastati solo due minuti e mezzo per compiere la rapina; mentre la commessa presa come ostaggio è stata immobilizzata, i ladri hanno obbligato la seconda ad aprire la cassaforte e a consegnare le chiavi di tutte le vetrine. A quel punto, gli scassinatori hanno aperto alcune di esse, e, forse in mancanza di tempo a disposizione, ne hanno direttamente rotte altre, rubando quanti più oggetti possibili.

I malviventi sono poi scappati su una macchina, in seguito abbandonata a qualche centinaio di metri dal centro commerciale. Nel frattempo, le guardie giurate hanno fatto scattare l’allarme anti-rapina e hanno scortato quante più persone possibili al di fuori della struttura.

Le testimonianze

Il presidente della regione Luca Zaia racconta, in un post su Facebook, che in questo clima di paura, i clienti sono fuggiti, mentre gli altri negozianti hanno subito abbassato le serrande delle loro attività, nascondendosi.

Una cliente racconta che, mentre si trovava con la figlia nel centro commerciale, ha visto improvvisamente molte persone correre via spaventate. Qualcuno le ha velocemente riferito che delle persone stavano minacciando una commessa di un negozio, e la donna afferma: “Pensavo a uno scherzo di carnevale, poi ho capito che era in atto qualche cosa di grave“.

Sono tuttora in corso gli interrogatori ai vari testimoni, prime fra tutti le due dipendenti della gioielleria. Gli inquirenti sperano di poter ottenere alcune informazioni da parte delle videocamere di sorveglianza, che sperabilmente potrebbero rivelare qualcosa circa la fuga dei banditi.

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