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Loki (S2, Episodio 2), la recensione: Breaking Brad

Disponibile su Disney+ dalla mattina del 13 ottobre, “Breaking Brad” è il secondo episodio della nuova stagione di “Loki“. Riprendono i propri ruoli Tom Hiddleston, Owen Wilson, Sophia Di Martino, Wunmi MosakuGugu Mbatha-Raw, Eugene Cordero, Tara Strong e Jonathan Majors. Nuove aggiunte al cast sono Ke Huy Quan, Kate DickieRafael Casal e Neil ElliceScritta da Eric Martin, la serie è il secondo prodotto televisivo del 2023 targato Marvel Studios, dopo “Secret Invasion“.

“Loki S2”, la trama: Breaking Brad

Dopo aver salvato Loki (Tom Hiddleston) dalle grinfie del tempo, il Dio dell’Inganno stesso e l’agente Mobius M. Mobius (Owen Wilson) iniziano a cercare Sylvie (Sophia Di Martino), responsabile della distruzione della Sacra Linea Temporale. Durante la caccia alla Variante femmina, i due si imbattono in X-5 (Rafael Casal), un cacciatore della TVA. L’uomo, ribellatosi alla compagnia temporale dopo aver scoperto di essere stato rapito da questa, ha iniziato una nuova vita sulla Terra come Brad Wolfe, attore di fama mondiale.

Dopo averlo preso, Loki Mobius faranno di tutto per riuscire a “rompere” Brad, venuto a conoscenza della posizione di Sylvie prima di abbandonare la TVA. Il Dio dell’Inganno deve sbrigarsi: il Telaio Temporale è completamente sovraccaricato. Potrebbe esplodere in qualsiasi momento, provocando la distruzione del tempo stesso! L’unica speranza è trovare Sylvie e salvare la TVA, prima che sia troppo tardi.

Un (piccolo) passo indietro

Rispetto all’ottimo primo episodio, “Breaking Brad” è un passo indietro sotto ogni punto di vista. Certo, si tratta di un lieve peggioramento, nulla di estremamente allarmante (per ora). Però è importante notare come, solamente nel suo secondo episodio, la serie sta iniziando a mostrare dei cali qualitativi. Potrebbe trattarsi di un campanello d’allarme per il futuro?

L’episodio inizia in medias res: Loki Mobius stanno inseguendo X-5/Brad nella Londra del 1977, con l’ex-cacciatore divenuto una stella del cinema completamente off-screen. Si tratta di un inizio abbastanza disorientante. Inoltre, l’inseguimento tra il Dio dell’Inganno e l’ex-agente della TVA è girato in maniera abbastanza mediocre, con una quantità ingiustificata di tagli. Il resto della puntata passa in continuazione da momenti e linee temporali diverse, dalla TVA fino ad un McDonald nel 1982. Tutti questi sbalzi nella location rendono abbastanza confuse alcune sequenze di esposizione.

La tensione creata in “Ouroboros” viene completamente spezzata, manca quel senso di coerenza che dovrebbe caratterizzare le serie televisive. È presente una forma quasi “episodica” negli antagonisti e nelle problematiche che Loki affronta, quasi come se si trattasse di una formula alla “villain della settimana“: nella prima puntata, il Dio dell’Inganno è bloccato nel tempo, “imprigionato” tra passato, presente e futuro. Questo, che poteva essere uno dei cardini di tutta la stagione, viene risolto velocemente alla fine di “Ouroboros“; in questo episodio, Loki deve trovare Sylvie e smascherare i malvagi piani di Dox (Kate Dickie). Queste linee narrative vengono entrambe risolte nel corso dei 52 minuti di “Breaking Brad“, la seconda in maniera particolarmente insoddisfacente. Inoltre, Dox è un’antagonista terribile: il generale della TVA ha un minutaggio bassissimo, lo spettatore non ha idea di quale sia il suo piano fino a quando non viene attuato.

Infine, il ritmo dell’episodio è notevolmente più lento rispetto ad “Ouroboros“. La puntata decide di concentrare gran parte della sua durata ai due interrogatori di Mobius Loki X-5/Brad, per scoprire la linea temporale scelta da Sylvie per nascondersi. Questi sono abbastanza noiosi, non spiccano per originalità o emozioni trasmesse.

 

Considerazioni finali

Il secondo episodio di “Loki S2” è un leggero passo indietro rispetto al primo sotto ogni punto di vista. “Breaking Brad” rallenta notevolmente il proprio ritmo rispetto alla puntata precedente, rimanendo (in qualche modo) ugualmente confuso e frettoloso. A causa di un’antagonista terribile, un inizio disorientante ed una conclusione alla “minaccia” principale presentata fin ora assolutamente insoddisfacente, “Breaking Brad” non convince come il primo episodio della seconda stagione di “Loki“, pur rimanendo un prodotto ben presentato e confezionato.

Pro

  • L’ottimo lavoro del cast
  • Un ritmo più lento ma…

Contro

  • …l’episodio rimane ugualmente frettoloso e confuso
  • Dox come antagonista
  • Inizio disorientante e finale insoddisfacente

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Claudio Cassarà

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