L’FTC ha bloccato l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft!

Pochissimi giorni fa avevamo parlato dei post di Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming. Nei suoi tweet, aveva confermato la sua intenzione nel continuare a portare l’FPS di punta di Activision, Call of Duty, su tutte le piattaforme per almeno altri 10 anni. Eppure, questo annuncio, non ha fermato la Federal Trade Commission, ovvero l’antitrust americana, dal fare causa alla Casa di Redmond. A questo punto, potrebbe essere giunto il tramonto per la colossale operazione da 69 miliardi di dollari, che fino ad oggi ha attraversato non poche peripezie?

Cosa è successo di preciso?

Come avevamo già scritto precedentemente, l’acquisizione di Activion Blizzard da parte di Microsoft doveva ancora passare al vaglio delle antitrust americane, inglesi ed europee. Un acquisto del genere ha di sicuro il suo impatto sul mondo videoludico, sopratutto contando i titoli che sono stati sviluppati e prodotti da Activision Blizzard. La prospettiva di vedere il prossimo Call of Duty al day one sul gamepass è particolarmente ghiotta per i giocatori PC e Xbox, e si tratta sicuramente di una svolta storica piuttosto interessante; questo, tuttavia, ha prevedibilmente messo in allarme la sopracitata FTC, vista l’impossibilità di Sony e Nintendo nel poter rispondere ad una proposta del genere, almeno per il momento.

 

 

Dopotutto, Microsoft ha “recentemente” acquisito anche la compagnia madre di Bethesda, ovvero la Zenimax. È stato anche questo fatto a dare il via alla causa nei confronti dell’azienda diretta da Spencer. Come riportato anche da Polygon, la FTC ha preso come esempio ultimo la volontà da parte di Microsoft di mantenere le esclusività degli attesissimi Starfield e Redfall; inoltre, questi titoli debutteranno su Gamepass al day one.

“Microsoft ha una lunga storia in fatto di acquisire e usare contenuto videoludico per sopprimere la competizione da console rivali. Oggi intendiamo fermarla dal prendere il controllo su uno studio di sviluppo, e di usarlo per fare del male alla competizione in molteplici mercati di videoludici in forte crescita” [The Times].

Queste sono le parole di Holly Vedova, direttore dell’FTC. La commissione aggiunge anche diversi punti, tra i quali il fatto che Xbox Series X/S sia “una delle uniche due console ad alte performance sul mercato” e che i rivali non posseggano gli strumenti per una “controffensiva“.

Si parla anche dell’affermata capacità di Activision Blizzard nel realizzare “titoli multipiattaforma ad alta qualità“, portando esempi come COD, ma anche Diablo, Overwatch e Warcraft; senza dimenticare la presenza di King, studio di sviluppo acquisita dalla stessa Activison Blizzard.

 

L’aria che tira in Microsoft e Activison Blizzard

Sulla situazione si è espresso Brad Smith, il presidente di Microsoft, attraverso un post su Twitter:

“Continuiamo a credere che questo accordo possa mirare a far espandere la competizione, creando nuove opportunità per videogiocatori e sviluppatori. […] Accogliamo l’opportunità per presentare il nostro caso davanti la corte“.

In una recente nota interna, il CEO di Activision Blizzard Bobby Kostic ha rassicurato i propri dipendenti.

“[…] Per quanto sembri allarmante, voglio riaffermare la mia sicurezza nel dire che questo accordo passerà“ [The Times].

Kostic è quasi certo che l’azienda vincerà “questa sfida“, oltre a definire la posizione dell’FTC “basata su un’ideologia e un giudizio profondamente erronei dell’industria tecnologica“.

Insomma, la situazione si preannuncia spinosa e senza semplici vie d’uscita. In ballo c’è una fetta piuttosto importante di mercato videoludico, e le ripercussioni che avrà questa vicenda saranno grandi. Che vinca l’FTC o Microsoft, si creerà un precedente su cui basare futuri movimenti delle aziende, e quindi bloccare strategie o acquisizioni. Per il momento, né l’antitrust europea né quella inglese hanno dato notizie.

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