Hacker (@Shutterstock)
Viene definita phishing qualsiasi tipo di truffa digitale nella quale un truffatore tenta di ingannare una vittima al fine di ottenere da quest’ultima informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso. Nato con internet, cioè relativamente da poco, il phishing si è già evoluto e perfezionato, divenendo più difficile da identificare. Usualmente il phisher (l’impostore) agisce contattando il malcapitato, via e-mail, via social, via sms, etc. fingendosi un ente affidabile e dando al colpito un buon motivo d’interazione. Sullo stesso sistema si basa anche l’ultima trovata; ingannevole e insidiosa come poche altre, per via del suo ottimo camuffamento.
Si sta riscontrando negli ultimi giorni un’impennata di casi di questo nuovo tentativo di truffa. A qualcuno di voi o dei vostri conoscenti potrebbe essere arrivato un sms del genere: “Sei stato selezionato per un lavoro part time/full time. Lo stipendio giornaliero è di oltre 180 euro. Accetta lavori + WS”, seguito da un comune numero di cellulare. Questa è la forma ultima con cui viene presentato il tentativo di inganno. Lucrando sulla necessità, spesso incombente, di trovare lavoro, il furfante tenta l’adescata. Se ci cascate avete altre opportunità per “salvarvi”, ma attenzione, non vorremmo che nessuno, oltre il dito, si faccia prendere anche la mano. Allegato al messaggio citato viene presentato sempre un link: la trappola. Cliccandovi, intrappolandovi, verrete aggiunti a un gruppo WhatsApp, nel quale “offerenti lavoro” proveranno a dialogare con voi per estorcervi quanti più dati personali possibili.
L’offerta può allettare, c’è da rendersene conto. Purtroppo, però, non è questo il mezzo che i datori di lavoro usano per farvi le loro offerte. Linkedin, e-mail, instagram, sono tutti canali di contatto usati più frequentemente. Prestate molto attenzione, i vostri cellulari possono aiutarvi: i telefoni di nuova generazione spesso identificano in automatico il messaggio come Spam, avvisandovi per tempo.
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