di Enrico Tiberio Romano
La Chiesa cattolica torna a far parlare di sé, purtroppo però in maniera molto triste, a Camden in New Jersey. La diocesi locale sarà costretta a risarcire per oltre 87 milioni di dollari le vittime di circa 300 casi di abusi sessuali. Si tratta di uno dei più grandi risarcimenti della storia.
La chiesa americana di nuovo nell’occhio del ciclone
La notizia, diffusa da ABC, parla di un risarcimento di 87,5 milioni di dollari (quasi 81 milioni di euro), nei confronti di circa 300 persone per presunti casi di abusi sessuali commessi da membri del clero. L’enorme cifra supera quella che la diocesi di Boston versò nel 2003 in merito agli scandali relativi al cardinale Bernard Law.
In quel caso il lavoro dei giornalisti del quotidiano The Boston Globe, fu di eccezionale importanza tanto che furono premiati col Premio Pulitzer di pubblico servizio nel 2003. La storia dei giornalisti e della chiesa di Boston ha avuto inoltre un importante trasposizione cinematografica, Il Caso Spotlight, premiato come miglior film agli oscar del 2016.
La vicenda della chiesa di Camden, che ha pattuito un risarcimento così alto, per oltre 300 casi di violenze, non può che ricordare quella che vide coinvolto Bernard Law.
In seguito allo scandalo, il 27 maggio 2004, Papa Giovanni Paolo II lo nominò arciprete della basilica liberiana di Santa Maria Maggiore, un incarico prettamente onorifico. Questa nomina suscitò comunque molte polemiche, tanto da far titolare a La Repubblica: Promosso il cardinale dello scandalo.
Il New York Times inoltre riporta le dichiarazioni del leader della chiesa di Camden, Mons. Sullivan: ”Voglio esprimere le mie sincere scuse a tutti coloro che sono stati colpiti da abusi sessuali nella nostra diocesi”. Ed ancora: ”Prometto il mio continuo impegno per garantire che questo terribile capitolo della storia del New Jersey non si ripeta mai più”.
Si tratta quindi di una notizia che avrà un forte impatto sull’opinione pubblica oltreoceano e che, alimenterà la triste fama delle istituzioni clericali in genere, troppo spesso al centro di scandali simili negli ultimi anni,
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