di Cristian Castellini
L’ufficialità è arrivata. Dopo giorni di indiscrezioni, il Real Madrid ha annunciato che il capitano Karim Benzema lascerà i “Blancos” alla fine di questa stagione.
I retroscena e il possibile futuro saudita
Pare che in quel di Madrid l’addio di Benzema non sia una novità. Florentino Perez ne è al corrente da un po’, con il contratto del francese in scadenza a fine stagione e le trattative per il rinnovo mai effettivamente cominciate. Secondo MARCA qualche giorno fa si è tenuta una riunione fra Ancelotti, il direttore generale José Ángel Sánchez e il presidente, servita per chiarire gli obiettivi di mercato della prossima stagione. Oltre a discussioni sui possibili acquisti estivi, su tutti Jude Bellingham, Kai Havertz e il possibile ritorno e reintegro di Brahim in rosa, sembra che sia stato chiamato in causa anche Karim Benzema. Forse l’obiettivo dei vertici “Blancos” era quello di convincerlo a restare nella capitale spagnola, per chiudere la carriera da leggenda madridista. Eppure il risvolto della riunione non è stato positivo in tal senso, e il Real Madrid non è riuscito a trattenere il suo giocatore più emblematico.
Sognare di vedere Benzema militare ancora nel nostro continente è quasi un miraggio. Secondo AS e altre fonti spagnole infatti pare che l’Al-Ittihad abbia offerto un contratto da 200 milioni di euro per due stagioni. E quest’operazione di mercato per le indiscrezioni è stata fortemente caldeggiata dallo stesso governo dell’Arabia Saudita, il quale vede lo sviluppo del suo movimento calcistico come una possibilità per migliorare la propria immagine all’estero. Accogliere i più celebri campioni di questo sport non può che agevolare la cosa.
25 trofei vinti in camiseta blanca, 5 Champions League, altrettante Coppe del Mondo per Club e 4 campionati spagnoli. Karim Benzema lascerà il Real Madrid da secondo marcatore della sua storia, con 353 reti, davanti a Raúl (323) e dietro solo a CR7 (450).
L’avventura di “Karim the Dream” nel calcio che conta si è chiusa in maniera simile a quella di Cristiano Ronaldo, oggi all’Al-Nassr. In questi casi il romanticismo calcistico lascia spazio ai pensieri dei protagonisti su ciò che verrà. I giocatori a fine carriera vogliono accumulare più denaro possibile, in ottica futura. Scelta non biasimabile, che però toglie un pizzico di magia allo sport più seguito sul pianeta.
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