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Juventus, da giovani promesse, ad un top player: chi sostituirà Dybala?

di Alessandro Colepio

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Sarà una Juventus molto diversa, quella senza Paulo Dybala. Nonostante i tanti infortuni, l’argentino è sempre stato considerato un perno della rosa da tutti gli allenatori transitati in questi anni a Torino, che hanno sempre cercato il modo di esaltare la classe del numero 10 bianconero. Sarà una Juve diversa, questo si, ma che avrà senz’altro dei punti saldi da cui ripartire.

Verso il futuro… con le risorse del presente

Punto fermo della squadra saranno senz’altro Vlahovic, incoronato dall’AD Arrivabene come nuovo centro del progetto bianconero, e Chiesa, che Allegri conta di recuperare al 100% per la prossima stagione. Data la partenza di Kulusevski, i discorsi di rinnovo ancora aperti con Bernardeschi, e quelli di riscatto ancora da aprire per quanto riguarda Alvaro Morata. Insomma, la Juventus deve assolutamente colmare il vuoto che la partenza di Dybala lascerà, e naturalmente, la società bianconera è già al lavoro per sondare il terreno.

La Gazzetta dello Sport parla di tre possibili alternative, che starebbero circolando nella testa dei dirigenti della Vecchia Signora: andiamo a vedere insieme di chi si tratta.

Idee per la Juventus: c’è un nome… non proprio nuovo

Stiamo parlando di Nicolò Zaniolo; il gioiellino della Roma è stato detto più volte vicino alla Juventus in questo ultimo periodo, specialmente dopo la panchina rimediata nel derby della Capitale, vinto per 3 a 0 dai giallorossi. Zaniolo è giovane e molto duttile; può infatti giocare da esterno, trequartista, seconda punta o anche mezz’ala, all’occorrenza.

Il prezzo del cartellino sarà probabilmente trattabile, anche considerando che il suo agente Vigorelli non ha ancora trovato l’accordo per il rinnovo di contratto con la Roma, in scadenza nel 2024. Lo stipendio richiesto dal giocatore sembrerebbe infine essere abbordabile per i bianconeri: 4,5 milioni di euro l’anno.

Juventus

Zaniolo (@Shutter Stock)

Il secondo è una rivelazione dell’ultimo anno

Potrebbe essere Giacomo Raspadori a dire addio al Sassuolo nella prossima sessione di mercato? Sul giovane talento neroverde si sono subito fiondati i top club del nostro campionato, incantati dalla classe del ragazzo classe 2000. Anche la Juventus sembrerebbe interessata al giocatore, che sarebbe probabilmente l’alternativa più economica tra quelle sotto mano. L’attaccante del Sassuolo, infatti, percepisce 100mila euro all’anno, e anche in caso di aumento, lo stipendio sarebbe più che abbordabile per la società torinese.

Anche l’AD del Sassuolo Carnevali si è detto favorevole ad una possibile cessione del ragazzo alla Juventus, nonostante siano arrivate anche offerte importanti dall’Inghilterra – a quanto sostiene.

Il terzo è un vero e proprio sogno di mercato

La Gazzetta dello Sport riporta infine un terzo nome di primissima scelta. La Juventus, grazie al nuovo Decreto Crescita, gode di una tassazione minore del 25%, che le consente di pensare in grande anche dopo il colpo Vlahovic. Il top player nei sogni della Juventus è Mohamed Salah, fuoriclasse del Liverpool che con i Reds ha trovato la consacrazione nel grande calcio. Dopo anni colmati da diverse vittorie importanti ad Anfield, sembra che il giocatore egiziano sia disposto a cambiare squadra.

Nonostante il prezzo del cartellino, che non dovrebbe essere un problema enorme (Salah va in scadenza nel 2023, il Liverpool rischierebbe quindi di perderlo a zero), l’ingaggio potrebbe costituire un ostacolo importante: il numero 11 dei Reds percepisce 12 milioni di euro all’anno, e sembra intenzionato ad andare al rialzo. Dopo il triennio con Cristiano Ronaldo, la Juventus sta però cercando di evitare stipendi faraonici, e difficilmente sborserà quelle cifre per un solo giocatore. Per ora è solo una suggestione di mercato, ma nel calcio niente è scontato.

Juventus

Salah (@Shutter Stock)

Qualunque sia la scelta, i bianconeri dimostrano di guardare tanto al presente quanto al futuro, e di voler costruire una rosa competitiva non solo nell’immediato ma anche negli anni a seguire.

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di Alessandro Colepio

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