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Johnson: “Se Putin fosse stato una donna non avrebbe attaccato l’Ucraina”

Boris Johnson (@shutterstock)

Dopo più di 4 mesi dall’inizio della guerra in Ucraina, in un’intervista il primo ministro britannico Boris Johnson ha definito il presidente russo un “esempio perfetto di mascolinità tossica“. Per tale motivo, secondo il politico, se fosse stato una donna non avrebbe invaso l’Ucraina il 24 febbraio di quest’anno. Un’uscita che ovviamente, pur volendo essere positiva, avrà inevitabili strascichi di polemiche.

Le parole del ministo Johnson

RaiNews ha riportato le parole pronunciate dall’inglese all’emittente tedesca Zdf dopo il G7 tenutosi in Baviera. “Se Putin fosse stato una donna, cosa che ovviamente non è, non penso proprio che si sarebbe imbarcato in questa pazza guerra di invasione e violenza“. Ha poi aggiunto che lui, insieme a numerosi altri leader europei, sta “disperatamente” cercando la pace, ma al momento “non esiste possibilità di accordo” a causa della condotta del presidente russo. Ha continuato dicendo “se cercate un esempio perfetto di maschilismo tossico, lo potete trovare guardando cosa sta facendo Putin in Ucraina“, sottolineando che c’è bisogno di una maggiore presenza femminile nei ruoli più rilevanti.

Su twitter, prima del vertice di Madrid, ha dichiarato espressamente il suo sostegno all’Ucraina e invitato le altre nazioni a fare lo stesso. Ha ricordato anche che il Regno Unito ha sempre svolto un ruolo storico nella Nato, lavorando per affrontare le più grandi sfide globali per costruire un mondo più sicuro.

Boris Johnson in data odierna, al vertice della Nato, annuncerà il rafforzamento delle truppe inglesi nel territorio estone. Così facendo ha scelto di dare una “lezione” a Putin, che volendo meno Nato ai confini, ha ottenuto il risultato opposto.

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Alessandro Mazzolini