di Denieli Freitas Nogueira
Jannik Sinner, attuale numero uno del tennis mondiale, è stato recentemente trovato positivo al test antidoping. Il controllo, effettuato lo scorso aprile ha rilevato la presenza di un metabolita del Clostebol, uno steroide anabolizzante, nel suo organismo. Tuttavia, l’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis (ITIA) ha concluso che si è trattato di un’assunzione inconsapevole, scagionando completamente l’atleta azzurro. Come riportato dall’ANSA, Sinner sarà libero di proseguire la stagione.
Jannik Sinner: il comunicato ufficiale
La notizia, comunicata dall’ufficio stampa di Sinner, ha chiarito i dettagli dell’accaduto. La contaminazione sarebbe avvenuta in modo accidentale attraverso il fisioterapista del tennista, il quale ha utilizzato un prodotto da banco per curare un taglio sulla propria mano. Il prodotto, contenente tracce di Clostebol, ha poi causato la contaminazione di Sinner durante le sessioni di trattamento, dato che il fisioterapista non indossava guanti.
L’ITIA, dopo un’indagine approfondita che ha coinvolto esperti forensi e una commissione indipendente, ha confermato che Sinner non ha alcuna responsabilità diretta nella vicenda, riconoscendo la sua piena innocenza. Tuttavia, in linea con le rigide normative antidoping, l’atleta ha accettato la perdita dei punti ottenuti durante il torneo di Indian Wells, dove è stato effettuato il test.
Il caso è stato chiuso il 15 agosto scorso, con la decisione del tribunale indipendente che ha riconosciuto l’innocenza di Sinner. Questa decisione potrebbe essere ancora impugnata dalla WADA, l’agenzia mondiale antidoping, e dalla NADO, l’agenzia antidoping italiana, anche se al momento non ci sono ulteriori sviluppi. Sinner può ora concentrarsi sul futuro, determinato a continuare il suo percorso agonistico, lasciandosi alle spalle questa esperienza come un episodio sfortunato, ma superato.
— Jannik Sinner (@janniksin) August 20, 2024
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