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Italia, a Palermo sarà un’ondata azzurra

di Alessandro Colepio

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Tutto il mondo del calcio italiano è pronto a sostenere la Nazionale in questa settimana di fuoco. I ragazzi del CT Mancini ospiteranno stasera alle 20 e 45 la Macedonia del Nord: chi vince, va ad affrontare una fra Portogallo e Turchia nella finale dei playoff per il Mondiale di Qatar 2022. L’Italia arriva da campione d’Europa in carica, e vuole strappare a tutti i costi un biglietto per la più grande ed importante competizione internazionale.

La scelta dello stadio è ricaduta sul Renzo Barbera di Palermo, storica roccaforte azzurra, dove il calcio è molto più di un gioco. L’atmosfera nel capoluogo siciliano è bollente: i biglietti sono andati sold-out, e l’impianto sarà pieno al 100%.

Palermo e l’amore per la maglia dell’Italia

Poche città respirano il calcio in maniera così viva come Palermo, specie se si parla della Nazionale. Lo sa bene il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che proprio per questo ha designato La Favorita (vecchio nome dello stadio) come teatro dei play-off.

Quello che non si aspettava, però, è la risposta dei tifosi. La Gazzetta dello Sport riporta un simpatico siparietto fra Gravina e Dario Mirri, presidente del Palermo Calcio. Lo scorso 4 marzo il presidente della FIGC accusava scherzosamente l’altro di averlo messo nei guai: i biglietti per la partita erano esauriti dopo sole due ore, quando ancora si pensava al 75% di capienza. 26mila biglietti subito, poi altri 6mila quando si è deciso di aprire le porte dell’impianto al 100%. Il calcio a Palermo è sacro: basti pensare che l’ultima gara del club rosanero (in Serie C) ha visto 12mila tifosi sugli spalti.

Nazionale italiana (@Shutterstock)

Il precedente che da fiducia

Un precedente memorabile è quello del 4 settembre 2004: al Barbera si gioca ItaliaNorvegia, valida per qualificarsi al Mondiale del 2006 in Germania. Anche in quell’occasione, lo stadio registra il tutto esaurito. Gli ospiti segnano subito, poi pareggia De Rossi (al debutto) e chiude i conti l’idolo di casa, Luca Toni. Lo stadio sembra crollare sotto il peso della gioia dei tifosi.

Anche oggi, Mancini e la FIGC sperano proprio in questo per spingere la Nazionale verso il Qatar. Piccolo dato statistico: fra gli stadi che hanno ospitato almeno 10 partite dell’Italia, il Barbera è quello che registra la media punti più alta. Sono 13 successi, un pareggio e una sconfitta per gli azzurri, e 2.7 punti a partita. Il fattore campo conta eccome.

Inoltre, le forze congiunte di Federazione, Regione Sicilia e Stato hanno rimesso a nuovo lo stadio: terreno di gioco, copertura e spogliatoi sono stati riparati, e sono pronti quella che per la città sarà la partita dell’anno.

Le parole di Mirri

Tutto questo è ovviamente motivo di orgoglio per il patron del Palermo Dario Mirri. Ecco le sue parole rilasciate a La Gazzetta dello Sport.

Sulla ristrutturazione del Barbera e i vecchi pensieri di demolizione:

“Uno stadio unico, in un anfiteatro naturale, con il Monte Pellegrino sullo sfondo, in città, raggiungibile dopo la passeggiata tra le ville liberty di Via Libertà. Si va verso la ristrutturazione, uno spazio non solo calcistico. Intanto, dico grazie alla Figc e alla Regione che lo hanno migliorato per questo appuntamento. Sarà bellissimo per la partita”.

Sulla scelta dello stadio:

“A Palermo c’è una passione storica per il calcio: non è un caso che la Figc l’abbia scelta per un playoff mondiale. L’Italia cerca qui la forza: è una storia d’amore e di successo. Se un giorno volessero farla diventare la casa dell’Italia, saremmo pronti. Palermo non è Roma, ma è stata capitale nel passato”.

Poi aggiunge scherzosamente:

“A Palermo siamo orgogliosissimi di ospitare questa partita, ci sentiamo la responsabilità addosso. Quando i Campioni d’Europa hanno capito che vincendo con la Svizzera sarebbero saltate le possibilità di gustarsi le belle giornate di primavera nella Trinacria, hanno fatto di tutto per arrivare agli spareggi e giocarli al Barbera…”.

Insomma, un ambiente caldissimo pronto a spingere una Nazionale verso ciò che le compete: un posto ai Mondiali di Qatar 2022.

FIFA World Cup 2022 (@Shutterstock)

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di Alessandro Colepio

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