di Redazione NCI
Negli ultimi giorni si parla sempre di più dell’indagine della Procura su delle presunte plusvalenze fittizie messe a bilancio dalla Juventus tra il 2018 e il 2021. Nelle ultime ore un’intercettazione della Finanza ha spinto la Procura ad indagare sulle trattative legate alla cessione di Cristiano Ronaldo, come evidenziato anche da Gazzetta.it.
L’intercettazione che mette in difficoltà la Juventus
La telefonata intercettata risale al 23 settembre ed è tra Federico Cherubini e Cesare Gabasio, rispettivamente Football Director e General Counsel della Juventus. Nella conversazione riportata dall’Ansa spicca la frase “Se quella carta salta fuori abbiam … ci saltano alla gola tutto sul bilancio”. La perquisizione della guardia di finanza, avvenuta ieri nella sede bianconera, è legata proprio a questa intercettazione. Inoltre ha portato all’aggiunta di Gabasio alla lista degli indagati.
La perquisizione
Le ricerche erano finalizzate a recuperare la documentazione “contabile ed extracontabile” in riferimento alla “famosa carta che non deve esistere teoricamente” di cui si è venuti a conoscenza in una conversazione tra Gabasio e Cherubini su Cristiano Ronaldo. Si pensa che la carta sia legata agli arretrati dovuti al portoghese per le mensilità che durante la pandemia erano stati differiti in futuro, anche se si fa sempre più strada un’altra ipotesi. Ossia quella che la seconda carta potesse contenere una buonuscita per favorire il passaggio di CR7 allo United, regolata però in maniera poco chiara.
Secondo la Procura la “carta famosa che non deve teoricamente esistere” potrebbe essere rilevante ai fini della correttezza del bilancio 2021. Infatti pur essendo l’esercizio chiuso precedentemente alla cessione di Ronaldo, neanche nella relazione dei fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio risulterebbero riferimenti a cui la misteriosa carta possa essere riconducibile.
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di Marco Porreca
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