di Ettore Guerriero
L’Inter, come ben sappiamo, è l’unica squadra italiana a non essere mai retrocessa in Serie B: dalla stagione 1929/30, quindi da quando esiste il girone unico, il club nerazzurro non è mai sceso di categoria. Negli ultimi anni, però, si parla spesso di una presunta retrocessione dell’Inter al termine della stagione 1921/22, “condonata” con successivo ripescaggio. Ma com’è andata veramente?
La stagione dello scisma del calcio italiano
Premesso che in quell’epoca non esisteva ancora la Serie B, c’erano comunque una Prima e una Seconda Divisione. In ogni caso la stagione 1921/22 fu una delle più difficili e complicate, poiché vide la disputa di due campionati organizzati da due federazioni diverse. Dopo la Grande Guerra, infatti, la differenza economica tra le “grandi” e le squadre di provincia si era enormemente ampliata. Per questo motivo i club delle città del Nord Italia avevano chiesto alla FIGC la creazione di un campionato costituito da meno squadre.
Per protesta, i dirigenti dei club più piccoli lasciarono la FIGC e costituirono la Confederazione Calcistica Italiana (CCI). Nel 1921, quindi, si disputarono per la prima volta due campionati: l’albo d’oro del campionato italiano, infatti, in quella stagione porta il nome di due squadre vincitrici, la Pro Vercelli per la CCI e la Novese per la FIGC.
Inter: nessun ripescaggio, solo uno spareggio
L’Inter partecipò al campionato CCI ma fu costretta a rinunciare a molti dei suoi più forti calciatori i quali, partecipando al campionato “ribelle”, sarebbero stati esclusi dal giro delle nazionali. Inserita nel girone B del campionato, la squadra, costituita da una rosa d’emergenza, chiuse la stagione all’ultimo posto. Solo 11 punti in 22 partite, tre vittorie, cinque pareggi e quattordici sconfitte in campionato. Il regolamento, però, non prevedeva la retrocessione diretta ma una serie di spareggi con le migliori squadre della Seconda Divisione. L’Inter avrebbe dovuto giocare contro un’altra squadra milanese, lo Sport Club Italia che però rinunciò alla sfida perché falcidiata dalle assenze dovute alla leva forzata della classe 1901.
A giugno del 1922 arrivò la svolta e il campionato tornò unico. Per effetto del “Lodo Colombo”, FIGC e CCCI trovarono l’accordo per riunirsi. Al nuovo torneo della successiva stagione avrebbero partecipato le prime 9 squadre di entrambi i gironi per la CCI, oltre alle 12 della Prima Divisione per la Figc. Le restanti sei squadre avrebbero effettuato degli spareggi. L’Inter riuscì a superare, tra andata e ritorno, la Libertas Firenze, garantendosi la partecipazione alla successiva Prima Divisione. Nessuna retrocessione e nessun ripescaggio quindi: solo un semplice spareggio disputato regolarmente. Sfatata quindi una leggenda metropolitana molto diffusa.
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