di Mattia Trincas
Milan: la storia di un folle esilio dall’Europa
Come tutti ben sappiamo, il Milan è la seconda squadra per numero di Champions League vinte: sette, dietro solo alle tredici del Real Madrid. Si tratta quindi di una vera e propria istituzione calcistica, che dopo il suo periodo d’oro, chiuso nel 2011 insieme ai cugini dell’Inter, ha dovuto affrontare un vero e proprio periodo di “depressione”. Dopo la vittoria del campionato nella stagione 2010/11 e dopo la vittoria della Supercoppa Italiana dell’anno successivo, il Milan si è dunque ritrovato a combattere non più per imporsi in patria, ma per la qualificazione all’Europa League.
Certamente non ciò a cui un club di quella importanza dovrebbe ambire. E a complicare, in un certo senso le cose, si sono anche inseriti molteplici problemi societari, tra cui il passaggio della proprietà da Silvio Berlusconi a Li Yonghong nel 2017. Dopo l’assoluto fallimento di questa ultima gestione, la proprietà venne rilevata dal fondo Elliott, attuale proprietario del club. Il compito di amministrare e riportare il Milan in Champions League venne affidato a Paolo Scaroni.
Dopo sei stagioni passate tra l’oblio del decimo posto in campionato, disastrose qualificazioni all’Europa League e una negata partecipazione alla seconda competizione continentale per importanza, il Milan si qualifica nuovamente in Champions al termine della stagione 2020/21, grazie ad un sudato secondo posto.
Una rinascita che porta il nome di Elliott
Nel momento in cui il fondo Elliott ha rilevato il club, qualcosa sembrava essere cambiato in meglio. Nonostante l’appartenenza ad un fondo abbia degli svantaggi per una società calcistica, chi ha agito dietro alle quinte ha sempre fatto un ottimo lavoro. Anche se, non è stato così fin da subito…
Infatti, la pluripremiata ditta Fassone e Mirabelli, nel lontano 2018, condusse una campagna acquisti che prometteva di garantire al Milan non solo il successo in Italia, ma anche in Europa League. Sfortunatamente però, la squadra guidata da Gennaro Gattuso non andrò oltre il quinto posto in campionato, e uscì ai gironi di Europa League; non certamente i risultati che ci si aspettava da una squadra costata ben 193,77 milioni di euro…
Solo l’anno successivo, i due funzionari vennero sostituiti, e i loro acquisti andarono pian piano ad allontanarsi dal Milan. L’ultimo giocatore attualmente in rosa acquistato dal duo delle “cose formali” è Franck Kessie, che molto probabilmente lascerà il club a fine stagione…
La rivoluzione targata Maldini
Con l’arrivo di Paolo Maldini nel ruolo di direttore tecnico, e con Frederic Massara nel ruolo di direttore sportivo, il club ha cominciato la sua ricostruzione nella stagione 2019/20, nella quale tornò anche Zlatan Ibrahimovic; giocatore che si rivelerà poi una pedina fondamentale per il gioco di Pioli. E dopo il secondo posto conquistato la stagione successiva, il Milan riuscì finalmente a tornare in Champions League, dove finirà in un girone ben poco agevole.
Dopo un mercato volto a sostituire alcuni titolari che avevano lasciato il club, primo su tutto Gianluigi Donnarumma, la squadra comincia egregiamente la sua avventura in campionato, incassando la prima sconfitta addirittura il 20 novembre, contro la Fiorentina. Poche settimane dopo, il fallimento europeo condannerà il Milan a lasciare l’Europa solo alla fase a gironi della Champions League; un fallimento dovuto forse più alla difficoltà del girone e ad alcune direzioni di gara non eccellenti, che alla mancanza di qualità nel gioco espresso.
Nonostante ciò, però, il Milan è tornato sul palcoscenico che le compete; l’Europa che conta. Attualmente il club è primo in campionato a 74 punti con 60 reti segnate; ciò che però sorprende è senz’altro la posizione occupata dalla banda di Pioli, alla quale pochi davano credito solo lo scorso agosto. Quindi, anche i rossoneri, nonostante lo scetticismo generale, sono riusciti a dimostrare di essere una grande squadra. Ma non solo: hanno dimostrato di poter realmente ambire a titoli importanti, già da questa stagione.
Insomma, quella di Inter e Milan è stata una vera e propria rinascita dalle ceneri. Due storie travagliate, condite da disastrosi cambi di proprietà, scelte tecniche azzardate e cambi di allenatori. Alla fine, però, il recente passato è stato più “clemente” con le due milanesi, che finalmente, sono tornate dove meritano; sul tetto d’Italia. Ma non solo: sono anche state in grado di riconfermarsi, nonostante fossero messe in forte dubbio da molti.
Chi vincerà il campionato? Trionferà la corazzata di Inzaghi, oppure l’idea di gioco di Pioli? La 38esima giornata si avvicina sempre di più, e non possiamo fare altro che attenderla con ansia, per scoprire chi sarà il vincitore della 120esima edizione della Serie A.
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