L’Inter sta attraversando il momento più difficile della gestione di Simone Inzaghi. La sconfitta con la Roma in casa è stata un duro colpo per tutto l’ambiente nerazzurro e ora si chiede a gran voce un cambiamento. La classifica parla chiaro: Inter nona, lontana dalle posizioni calde che in estate erano state prefissate come obiettivo. E invece dopo 8 giornate i nerazzurri si trovano a inseguire.
Simone Inzaghi non è di certo l’unico colpevole, ma il nono posto attuale in campionato pesa come un macigno sulle valutazioni che la società deve giustamente fare. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, i prossimi 9 giorni saranno decisivi per il futuro del rapporto fra il tecnico ex Lazio e l’Inter.
I nerazzurri domani scendono in campo a San Siro per affrontare il Barcellona. Gli uomini di Xavi, seppur colpiti da qualche infortunio, sono tutti giocatori di livello e hanno un fuoriclasse in avanti: Robert Lewandowski. Sfida quasi decisiva per l’Inter, che se vuole rimanere attaccata alla Champions League deve cercare di prendersi i 3 punti.
Dopo la sfida col Barcellona c’è la Serie A, con una trasferta da non sottovalutare a Sassuolo, e poi ancora il Barça al Camp Nou. Le scelte che la dirigenza prenderà dipenderanno in larga parte da queste partite, risultato incluso. Soprattutto serve lavorare sui problemi evidenti di questo inizio di stagione.
Il problema più lampante sono le prestazioni del reparto difensivo: De Vrij, Bastoni e ora persino Skriniar sembrano lontani parenti dei giocatori ammirati negli ultimi anni. Tanti errori di attenzione in marcatura e nell’1 contro 1 che stanno costando carissimo ai nerazzurri. Se per Skriniar possiamo pensare ad un calo causato anche dalle voci di mercato, è invece inspiegabile l’involuzione clamorosa degli altri due. I 13 gol presi sono davvero troppi e di certo non sarà Acerbi a risanare il reparto.
Di certo neanche il portiere aiuta a migliorare la situazione. Handanovic rischia di commettere errori su base settimanale ma continua ad essere schierato, mentre Onana, che ha sfruttato benissimo l’unica chance offerta da Inzaghi, viene relegato ad essere il portiere di Coppa. Qui la società chiede un cambio netto, una scelta definitiva sul portiere titolare.
I problemi però passano anche per l’attacco, dove si sta facendo sentire più del previsto l’assenza di Lukaku. Dzeko non riesce a garantire la fisicità dominante del belga e Lautaro, a differenza di quanto visto lo scorso anno, sembra essere tornato ad aver bisogno del suo partner per farsi vedere in zona gol. Anche se Lukaku dovesse tornare disponibile per il Sassuolo, l’Inter deve trovare una soluzione alla sua dipendenza dall’ex Chelsea.
L’ultima delle difficoltà ha natura non tecnica, ma fisica: gli infortuni. Prima Mkhitaryan, poi Lukaku, Calhanoglu, Brozovic e forse anche Lautaro. I flessori sono stati un problema ricorrente per i calciatori nerazzurri. Un problema di preparazione fisica o semplice sfortuna? Magari un po’ di entrambe, ma resta il fatto che se 5 giocatori accusano fastidi simili, un motivo c’è.
Per la prima volta nella sua esperienza all’Inter, la panchina di Simone Inzaghi è a rischio. Ora servono i risultati per convincere la società che continuare il rapporto sia la scelta migliore.
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