di Timothy Cristian Belosi
Oltre al danno pure la beffa. Un’azienda inglese ha deciso di stampare ben 18mila maglie per celebrare l’ipotetica vittoria dei Mondiali dell’Inghilterra, convinti del loro successo. Un passo leggermente affrettato, visto che I Tre Leoni non hanno superato i quarti di finale lasciando l’amaro in bocca a tutti i tifosi, soprattutto a chi si ritrova con il magazzino colmo di maglie invendute.
Non solo Mondiali, sbagliata anche la previsione sulla Superlega
Già verso aprile 2021, periodo in cui correvano voci sulla nascita della Superlega, la catena inglese Wholesale Clearance UK cercò di anticipare la concorrenza. L’idea era quella di creare delle divise che celebrassero questa novità che stava per piombare sul mondo del calcio. Vennero quindi prodotte circa 70mila maglie con la scritta “New Era“, previste da essere lanciate sul mercato sfruttando il tema caldo del momento. Purtroppo tutte le squadre inglesi presenti nel progetto della Superlega si ritirarono prima del previsto. In questo modo tutte le divise persero il loro valore, finendo per essere vendute per sole due sterline.
In Inghilterra si sogna ancora il secondo titolo mondiale
Dopo la delusione del secondo posto al Campionato Europeo 2020, i tifosi inglesi sperano di poter finalmente alzare nuovamente qualche trofeo internazionale. L’unico trofeo nella bacheca risale infatti al Mondiale 1966 giocato proprio in Inghilterra e vinto dai padroni di casa. Durante l’edizione in Qatar la squadra di Soutghate si è presentata come una delle favorite alla vittoria, confermando le previsioni e superando tranquillamente i gironi. Come raccontato da Sportbible la catena di abbigliamento è caduta di nuovo nell’inganno e già aveva preparato i festeggiamenti per il secondo titolo mondiale. Questa volta sono state lanciate 18mila maglie che riportavano la scritta “It’s finally home“, alludendo al celebre canto inglese “It’s coming home” che racconta l’attesa di un nuovo trofeo da… portare a casa. L’Inghilterra si è dovuta arrendere ai quarti di finale e l’azienda inglese si è così ritrovata nella stessa situazione dello scorso anno con migliaia di magliette invendute.
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