di Gianmichele Trotta
In Svizzera il tasso di disoccupazione sta raggiungendo i minimi storici, tanto che il personale negli uffici di collocamento sta diventando superfluo; per questa ragione, gli URC (Uffici Regionali di Collocamento) svizzeri hanno già cominciato a licenziare personale…
Collocatori in disoccupazione
Stando a quanto riporta il Corriere del Ticino, il tasso di disoccupazione svizzero ha raggiunto l’1,9%; erano circa 20 anni che nella Confederazione non si raggiungevano livelli simili. Ormai quindi, il lavoro del collocatore negli URC sembra essere ben poco, e gli stessi uffici stanno iniziando a fare tagli del personale.
La penuria di manodopera non colpisce però solamente il Ticino. Sono diversi i cantoni svizzeri che hanno dovuto lasciare a casa decine di addetti alla collocazione. Tra questi vi sono il Canton Soletta e il Canton Berna; quest’ultimo ha rilevato il minimo storico del tasso di disoccupazione, pari a 1,4%; il cantone ha dovuto quindi licenziare ben 60 addetti degli URC.
La carenza di manodopera in Svizzera
Si registrano circa 100 mila posti vacanti in tutta la Confederazione svizzera; il tutto diventa ancor più sorprendente se si considera che nel primo trimestre del 2020, quando è scoppiata la pandemia da Covid-19, il Paese ha registrato il tasso di disoccupazione più alto del secolo. Tuttavia, è possibile che i recenti tassi così bassi siano dovuti a loro volta dalle conseguenze che la pandemia stessa ha recato sull’economia. Stefan Studer, dell’associazione Employés suisses, ha riferito al portale Swissinfo:
“La pandemia ha dato un’accelerata alla digitalizzazione dell’economia e allo sviluppo di numerose catene logistiche. Tutti i settori economici sono ormai in competizione per attirare le stesse qualifiche. Se avete competenze nell’informatica o siete conducenti avete l’imbarazzo della scelta nella vostra ricerca di impiego“.
La carenza di manodopera, infatti, viene accusata maggiormente nel settore della logistica, ma anche nel campo dell’edilizia, della ristorazione e della sanità. Tuttavia, in futuro questo tasso dovrebbe riprendere a salire. Quest’ultima è la previsione fatta dall’economista Angelo Rossi, le cui parole sono state riprese da “la Repubblica“:
“Sotto una certa soglia di disoccupazione non si può scendere. Quando si tocca quella soglia non si può che risalire. È una sorta di zoccolo duro fisiologico”.
Per non perdervi nulla dall’Italia e dal Mondo continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Informa.
Potrebbero interessarvi anche:
- Lavoro: guida ai concorsi pubblici in scadenza a settembre 2022
- Bergamo, due euro al giorno per andare a scuola o a lavoro in bici: ecco come è possibile
© RIPRODUZIONE RISERVATA