È probabile che nelle ultime settimane abbiate visto su TikTok o su altri social pubblicità del tipo “AI crea un’immagine…” con la solita canzone virale in sottofondo. Bene; il software in questione si chiama “MidJourney AI” e recentemente, il capo del progetto David Holz ha parlato di come i sistemi di intelligenza artificiale cambieranno radicalmente il mondo dei videogiochi. Andiamo quindi a scoprire in che modo questa straordinaria tecnologia potrebbe rivoluzionare il settore!
Durante un’intervista rilasciata a PCGamer, David Holz ha esposto il suo pensiero su come i sistemi di intelligenza artificiale del futuro saranno sempre più importanti per lo sviluppo dei videogiochi. Per chi non conoscesse MidJourney o altri sistemi simili, basta sapere che questi complessi e costosi software riescono a generare immagini complesse partendo da una semplice linea di testo. Ad esempio, l’immagine che potete trovare poco sotto è stata generata in soli 60 secondi tramite il comando “un uomo solitario cammina in una città cyberpunk sotto la pioggia“. E il risultato è straordinario.
Ma come può una cosa simile dare una marcia in più allo sviluppo di un videogioco?
“In futuro potrai acquistare una console con un chip IA gigante e tutti i giochi saranno sogni”.
Queste le parole di Holz, ma si tratta ovviamente di un futuro ancora molto lontano, e i motivi sono legati al limite tecnologico attuale. Per funzionare, MidJourney necessita di server che lavorano in cloud dal costo di 40 mila dollari, mentre ad oggi l’intelligenza artificiale è gestita dalla potenza in eccesso delle GPU delle console. E ci vorrà senza dubbio parecchio tempo affinché queste tecnologie diventino economiche e alla portata di tutti.
“Prima di arrivare a vedere i videogiochi generati al volo, vedremo queste tecnologie utilizzate in ogni fase della pipeline di lavoro: per la generazione delle risorse e dei concept, per aumentare la creatività del contenuto, la qualità del contenuto e la quantità di contenuto”.
Ha aggiunto Holz; difatti, sembra molto conveniente e rapido usare questi software per, ad esempio, creare i concept di un personaggio o di altri contenuti visivi. In soli 60 secondi si ottiene così un progetto da fornire ad un 3D artist per fargli generare il protagonista di un videogioco. E così via, si potranno generare texture, trame e intere porzioni di gioco ad un ritmo molto più veloce del normale…
Tornando un attimo al presente senza focalizzarsi ad un futuro per molti utopistico, ad oggi questi sistemi di IA sono utili anche a scopo terapeutico, secondo Holz:
“Alcuni degli utenti stanno effettivamente usando l’IA in un processo puramente terapeutico”.
Ad esempio, alcuni utenti chiedono al sistema di generare cose strane come “cani maltesi in paradiso“. E la motivazione di ciò potrebbe trovarsi in un trauma che hanno avuto e ancora non hanno superato.
Quindi, l’uso dell’intelligenza artificiale non è solo una “condanna” per l’umanità, come teorizzato da sempre da molti romanzi, ma può anche avere effetti positivi. E a tal proposito, Holz vuole rassicurare i più scettici:
“No, non stiamo progettando Dio, ma stiamo provando ad ampliare la capacità creativa dell’essere umano”.
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