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Il Governo ha confermato per il 2023 il rinnovo del bonus asili nido

di Lorenzo Peratoner

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In questi giorni il dibattito politico è monopolizzato dalla tanto discussa Manovra di bilancio; tra sostegni alle famiglie, tetti al contante e la questione POS, il Governo Meloni ha confermato anche il rinnovo del bonus asili nido per il 2023. Adottato per la prima volta nel 2016, nel corso degli anni ha visto un graduale incremento dell’importo annuo per le famiglie che devono sostenere le spese delle rette. Vediamo nei prossimi paragrafi i requisiti.

Bonus asili nido, gli scaglioni d’ISEE

Come riporta SkyTG24, l’ammontare del bonus varia a seconda della fascia di ISEE di appartenenza, seguendo questa tripartizione:

  • Isee fino a 25.000 euro. L’importo erogabile massimo è di 3.000 euro;
  • Isee da 25.001 euro fino a 40.000 euro. L’importo erogabile massimo è di 2.500 euro;
  • Isee oltre i 40.001 euro. L’importo erogabile massimo è di 1.500 euro;

Da questa divisione si evince come la quota minima si attesta sui 1.500 euro, mentre quella massima a 3.000 euro. Qualunque sia la cifra, si può decidere se ricevere immediatamente l’intero ammontare, oppure dividerlo nell’arco di 11 mesi. Qualora si adottasse la seconda opzione, per la prima fascia di ISEE si riceverebbero 272,73 euro mensili, per la seconda 227,27 euro, e per l’ultima 136,37 euro.

Le tipologie di domanda

La domanda può essere richiesta per due casi specifici: pagamento delle rette di asili pubblici o privati autorizzati (strutture che hanno ottenuto l’autorizzazione all’apertura da un ente locale competente), oppure come forma di supporto presso la propria abitazione nel caso di figli che, al di sotto dei tre anni, soffrono di gravi patologie croniche. In quest’ultimo caso, il genitore dovrà risultare convivente con il figlio per cui si richiede il bonus, e inoltre è necessario presentare l’attestazione del pediatra che certifica l’impossibilità del bambino di frequentare gli asili nido. Segnaliamo che la domanda per la prestazione dovrà essere presentata entro il 31 dicembre 2022 nel sito dell’INPS.

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