di Alessandro Colepio
Come ogni anno l’IFFHS, un istituto riconosciuto dalla FIFA che si occupa di statistiche e record nel mondo del calcio, ha nominato i protagonisti dell’annata calcistica appena conclusa, conferendo una serie di premi individuali ai migliori nelle varie categorie proposte; sono stati infatti premiati il miglior giocatore, il miglior allenatore, il miglior cannoniere, il miglior arbitro e così via.
Nelle ultime ore è stata pubblicata sul sito ufficiale anche la formazione migliore dell’anno, sempre secondo le statistiche dell’IFFHS. Una squadra di fenomeni che schiera un modulo spregiudicatamente offensivo e si permette un quartetto d’attacco da sogno. Andiamo quindi a vedere questa top XI dei migliori giocatori del 2022…
Top XI IFFHS: partiamo dal portiere e dai difensori, tra esperienza e qualità
Tra i pali viene schierato Thibaut Courtois; il portiere belga del Real Madrid ha vinto da protagonista la Champions League e al Mondiale ha cercato di salvare anche la sua Nazionale, che purtroppo è affondata ai gironi, ma di certo non per colpa del suo portiere.
La linea difensiva a quattro è composta da due terzini di spinta e due solidi centrali. A destra c’è Achraf Hakimi, leader del Marocco semifinalista e titolare del PSG, mentre dall’altra parte è stato scelto Alphonso Davies, che ha convinto sia col Bayern Monaco che col suo Canada. La coppia di centrali è formata da Josko Gvardiol, croato e rivelazione assoluta del Mondiale, affiancato dal solito Virgil van Dijk, perno del Liverpool e dell’Olanda. Un pacchetto arretrato di assoluto livello, col giusto mix fra esperienza e freschezza.
Un centrocampo stellare
Le tre scelte dell’IFFHS per il cuore di questa squadra sono dei giocatori dal valore tecnico assoluto. Il primo è Kevin De Bruyne, che nonostante la debacle del suo Belgio continua ad essere il cervello pensante del Manchester City. Al suo fianco c’è Luka Modric, che alla veneranda età di 37 anni ha vinto la sua quinta Champions League e ha trascinato la Croazia al terzo posto del Mondiale, quattro anni dopo la finale persa con la Francia. Un’impresa storica per un Paese che ha circa gli stessi abitanti della Puglia…
Nel ruolo di trequartista viene schierato il numero 10 per eccellenza, sua maestà Lionel Messi, giunto finalmente al culmine della sua carriera. La vittoria del Mondiale, il terzo per l’Albiceleste, dà infatti l’impressione che Leo si sia scrollato di dosso gli ultimi fantasmi per scrivere di diritto il suo nome nella vetta più alta del calcio. Un’annata semplicemente straordinaria, una delle migliori della sua carriera, e sicuramente quella in cui ha fatto cambiare idea a chiunque non si fosse ancora convinto della sua grandezza.
Un attacco inarrestabile
Dopo aver visto i tre geni a metà campo ecco chi dovrebbe, almeno idealmente, convertire in gol i palloni giocati in avanti. Il primo giocatore di questo tridente è Erling Haaland, che ha distrutto ogni record di precocità col Manchester City; se De Bruyne è il cervello, lui è il braccio armato, il tassello che mancava alla squadra di Guardiola. Un finalizzatore implacabile che in Premier League ha già più gol che partite. E ha solo 22 anni…
Il secondo centravanti è niente meno che il Pallone d’Oro di quest’anno Karim Benzema, eroe assoluto della cavalcata dei Blancos in Champions League che, a suon di gol, ha portato gli uomini di Ancelotti sul tetto d’Europa e sé stesso a vincere il premio più ambito. Peccato per i problemi fisici che ne hanno condizionato la seconda metà di stagione e l’hanno costretto a saltare il Mondiale. L’unico rimpianto di una stagione perfetta, visto anche come è andata a finire…
A chiudere il reparto c’è l’altro wonderkid della nuova generazione, forse il giocatore ad aver avuto nel complesso la miglior annata. Perché se Messi si è acceso soprattutto da settembre in poi e il Benzema invece ha dato il meglio di sé in Champions League, Kylian Mbappé ha performato su livelli clamorosi dall’inizio alla fine. Trascinatore del PSG in campionato e in Europa (finché ha potuto) e leader assoluto della Francia ai Mondiali con tanto di tripletta in finale; il futuro quindi, è da dividere tra lui e Haaland.
Sicuramente non li vedremo mai giocare tutti assieme, ma abbiamo comunque la fortuna di poter ammirare questi campioni che continuano a dare spettacolo di settimana in settimana nei palcoscenici di tutta Europa. Dopo un 2022 concluso col botto, è tempo di guardare avanti, al nuovo anno appena iniziato.
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