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Hakimi e gli altri: quando lo stadio viene intitolato ai calciatori

di Gianluca Scognamiglio

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Nel mondo del calcio sono tanti gli stadi intitolati a calciatori, e la recente dedica ad Achraf Hakimi dello stadio di Ksar el Kebir, infatti, è soltanto l’ultimo esempio di un lungo elenco. Tra grandi impianti storici e altri stadi meno conosciuti, scopriamo insieme quali calciatori possono vantare uno stadio che porta il loro nome…

Hakimi & Co.: i calciatori del XXI secolo che hanno “conquistato” gli stadi

Il recente Campionato del Mondo ha rappresentato per il Marocco una grande sorpresa, con il 4° posto finale, e tra i “Leoni dell’Atlante” ha spiccato Achraf Hakimi, terzino del PSG ed ex Inter. In seguito alle sue straordinarie prestazioni infatti, il 24enne ha ricevuto qualche giorno fa una piacevolissima sorpresa, come riporta lo stesso giocatore su Instagram: lo stadio di Ksar el Kabir, città natale della madre, ha preso proprio il nome del calciatore di Madrid.

Negli ultimi anni però, come anticipato, sono stati diversi i calciatori ancora in attività o ritirati da poco che hanno ricevuto lo stesso trattamento. Tra i più noti ricordiamo Bacary Sagna, ex Arsenal e Manchester City, a cui è stato intitolato lo stadio di Sens, sua città natale. Discorso valido anche per Fernando Torres; al “Niño” è dedicato, infatti, lo stadio del Fuenlabrada. Anche l’ex attaccante del Chelsea, Didier Drogba, può vantare uno stadio a lui intitolato: l’impianto del Leavallois FC, squadra dove ha iniziato a giocare a calcio.

Dal “Meazza” al “Maradona”: gli esempi in Italia

Spostando l’attenzione sul nostro Paese, troviamo diversi impianti intitolati a ex calciatori, in passato protagonisti del calcio italiano. Il “Giuseppe Meazza” di Milano, comunemente chiamato “San Siro” per il nome del quartiere in cui si trova, è dedicato all’ex bandiera dell’Inter e icona del campionato tra gli anni ’30 e ’40. Anche lo stadio di Genova non ha una denominazione casuale: Luigi Ferraris fu infatti una bandiera del Genoa all’inizio del XX secolo, prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.

 

San Siro

San Siro (@Shutterstock)

 

Tra gli altri esempi in Italia troviamo lo stadio “Alberto Picco” di La Spezia, intitolato all’ex calciatore dei liguri; spostandoci un po’ più a sud c’è il “Carlo Castellani”, impianto che ospita i match casalinghi dell’Empoli, in cui Castellani giocò fino al 1939. Non ha bisogno di presentazioni, invece, il grande Diego Armando Maradona; dopo la sua scomparsa nel novembre 2020, il Napoli non ci ha pensato due volte a dedicargli lo stadio di Fuorigrotta, l’ormai ex “San Paolo”.

Tra Madrid e Amsterdam, le dediche in giro per l’Europa

Tra i grandi fenomeni che hanno scritto la storia del calcio, alcuni hanno lasciato il segno in maniera indelebile; questo è certamente il caso di Johann Cruijff, bandiera del calcio olandese, il cui nome è oggi associato allo stadio dell’Ajax, la “Johann Cruijff Arena”. Anche l'”Estadio Santiago Bernabéu” è intitolato a un ex giocatore: Bernabéu fu infatti protagonista del Real Madrid come calciatore tra il 1911 e il 1926, prima di diventarne il presidente.

 

Santiago Bernabeu (@Shutterstock)

 

Dal 2017, invece, lo stadio di Budapest prende il nome di “Puskas Arena“, in onore di uno dei più grandi calciatori della storia. Il fenomeno ungherese non è nuovo però a riconoscimenti di spessore: ogni anno, infatti, la FIFA assegna il “Premio Puskas” al gol più bello dell’anno. Allo stesso modo il francese Raymond Kopa, vincitore del Pallone d’Oro nel 1958, può vantare un doppio riconoscimento: lo stadio dell’Angers porta il suo nome, e France Football assegna annualmente il “Premio Kopa” al miglior Under-21 della stagione…

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