di Redazione NCI

Il Greuther Fürth ha raggiunto un primato particolare e non certo invidiabile. Non sono infatti saliti alla ribalta per qualcosa di cui andare fieri, ma il dato è notevole, quasi storico.

LA STORIA DEL FÜRTH

L‘SpVgg Fürth nasce nel 1903 a Fürth, una città di circa 100mila abitanti, e già nel 1914 vince il suo primo titolo tedesco. Dopo qualche anno tra le seconde divisioni, nel 1987 tocca il fondo, arrivando addirittura in quarta serie. Nel 1991 torna in terza divisione, poi nel 1996 arriva la fusione con il TSV Vestenbergsgreuth, diventando quella che noi conosciamo come Greuther Fürth. Nel 2012 torna in Bundesliga ma termina ultimo in classifica, rimanendo in Zweite Bundesliga fino allo scorso maggio quando, arrivando secondo dietro al Bochum, torna nella massima serie tedesca.

UNA STAGIONE MALEDETTA

L’entusiasmo del ritorno in Bundesliga si è spento molto presto. In estate la linea generale del club è stata quella di mantenere un’ossatura generale della squadra debole, andando a puntellare con un mix di esperienza e giovani, anche in prestito, dove necessario. I risultati, però, condannano il Fürth: in 13 partite di Bundesliga, la squadra allenata da Leitl ha racimolato un solo punto, frutto del pareggio casalingo per 1-1 contro l’Arminia Bielefeld alla seconda di campionato. Da lì in poi solo sconfitte, ben 11 consecutive. In totale, parliamo di 11 gol fatti (e non è neanche il peggiore!) e addirittura 39 subiti, cioè in media 3 gol a partita. Eccolo il record del Fürth: è la peggior difesa nei primi 10 campionati del Ranking Uefa per Nazioni.

Si potrebbe considerare anche la DFB Pokal (la coppa nazionale tedesca), ma anche qui la squadra tedesca ha fallito. Parliamo addirittura della prima partita stagionale, quando il Fürth affrontò il Babelsberg in trasferta, uscendo sconfitto dopo i calci di rigore. Il Babelsberg milita in Regionalliga, la quarta serie tedesca, che è addirittura di caratura non nazionale, ma regionale! Si sa, non c’è mai limite al peggio, e chissà se il Greuther Fürth ci stupirà ancora battendo altri record.

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di Federico Minelli

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