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Tempesta Arwen: 60 persone bloccate in un pub per due giorni

di Redazione NCI

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Lo scorso weekend la tempesta Arwen ha bloccato 60 persone all’interno di un pub. Chi si trovava lì sperava di potersi godere qualche ora sulle note di una cover band degli Oasis, i Noasis. Ma il meteo, a quanto pare, non la pensava come loro.

Il gruppo di persone è rimasto intrappolato nel pub. Sicuramente stare circondati da pinte di birra e arrosti caldi rimane comunque una situazione più sopportabile del ritrovarsi bloccati in mezzo alla neve gelida. Certo, sempre meglio della tossica neve nera che abbiamo visto invadere la Siberia. Nel caso ti fossi perso la notizia, non preoccuparti e clicca qui per sapere cos’è successo nelle scorse settimane!

I disagi causati dalla tempesta Arwen

Torniamo al nostro pub, il Tan Hill Inn, situato nel parco nazionale del Dales, nello Yorkshire, che in Inghilterra è noto per essere il più alto, con i suoi 528 metri sul livello del mare. A inizio serata, quando sia la band che il pubblico erano arrivati, la situazione metereologica era già piuttosto critica.

Il passaggio della tempesta stava causando in tutta la zona caduta di alberi, interruzioni di corrente, ovviamente anche disagi con i trasporti e le autorità avevano deciso di bloccare l’autostrada principale, la M1. A fine esibizione la situazione al di fuori del pub non era certamente migliorata, anzi, ad attenderli c’era almeno un metro di neve a bloccare le uscite.

I proprietari del locale, la band e i clienti non si sono, però, di certo scoraggiati. Una volta realizzata l’impossibilità del ritorno alle loro case, è stato improvvisato una sorta di pigiama party con letti creati sul momento, nei quali si accedeva a turni.

Tempesta Arwen

Il giorno successivo le condizioni del meteo ancora non davano segni di voler migliorare. Tutti coloro che si trovavano all’interno hanno perciò dovuto trascorrere un’altra giornata tra birre e canzoni degli Oasis. I soccorsi sono riusciti ad intervenire una volta superate le 48 ore e il gestore del pub ha affermato che alcune persone hanno legato così tanto da programmare delle rimpatriate nel medesimo pub una volta all’anno.

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di Elena Barbieri

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