di Redazione NCI

Scandalo a Ravenna, un medico di base è stato arrestato dopo un’inchiesta su dei Green pass falsi. Il 64enne è accusato di peculato, falso ideologico e corruzione. Il dottore aveva ricevuto delle dosi di vaccino anti-Covid che avrebbe dovuto usare per i pazienti, in realtà non l’avrebbe mai fatto, ma avrebbe lo stesso rilasciato delle falsi certificazioni vaccinali. La polizia ha anche sequestrato 79 Green pass falsi. Sotto indagine sono finite anche altre persone, tra cui anche un poliziotto “vaccinato” dal dottore in questione.

Indagine partita da Belluno

L’inchiesta era partita lo scorso 6 ottobre da un’esposto alla Procura di Belluno fatta da una madre preoccupata. L’ex marito e la figlia erano partiti dalla città veneta per arrivare fino a Ravenna, dove il genitore, no-vax, aveva fatto “vaccinare” la giovane dal medico arrestato. La madre, sostenitrice del vaccino, aveva scoperto dopo degli esami clinici che la figlia non aveva sviluppato nessun anticorpo. Da lì la polizia ha scoperto molti casi simili in altri pazienti “vaccinati” dal dottore.

Green pass venduti a 500 euro

Il medico, Mauro Passarini, secondo la polizia venderebbe a circa 500 euro i Green pass fasulli. Il 17 ottobre infatti le forze dell’ordine perquisendo il dottore avevano trovato circa 1550 euro in contanti. Secondo l’accusa sarebbero i soldi ricevuti dal padre bellunese che aveva lì accompagnato la compagna e la figlia minorenne. La ragazzina era l’unica per la Procura totalmente inconsapevole di quanto stesse accadendo. Tutti e tre risultano vaccinati dal medico in questione.

Quasi 300 i Green pass rilasciati dal medico

Mauro Passarini avrebbe somministrato circa 400 dosi di vaccino, per un totale di 294 pazienti. Per tutti si sarebbe mossa l’Ausl (azienda unità sanitarie locali) per capire quanti siano effettivamente vaccinati o meno. Circa 68 pazienti sarebbero residenti in altri comuni o addirittura province diverse da Ravenna e per la maggior parte dei presunti vaccinati Mauro Passarini non sarebbe nemmeno il loro medico di base.

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di Davide Gerace

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