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Giappone, i robot vanno a scuola di… umorismo!

di Lorenzo Scorsoni

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L’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante. Importante anche lo sviluppo di robot, programmati sempre di più per essere simili a noi. Una delle questioni a cui si cerca di dare risposta riguarda la possibilità, per le A.I, di provare emozioni. Uno studio, in Giappone ha creato un robot in grado di capire l’umorismo umano, per empatizzare con noi.  Il progetto parte da una collaborazione tra l’università di Osaka, quella di Kyoto e l’Istituto di Ricerca di Tokyo.

Erica, il robot umanoide

Stando all’ANSA, degli scienziati giapponesi hanno ultimato un robot dotato di un’intelligenza artificiale molto particolare. Si chiama Erica, ed è il robot androide più simile all’essere umano che sia mai stato creato. Erica riconosce la risata umana e sceglie se e come rispondere, puntando a sviluppare empatia con l’interlocutore. I test sono avvenuti in uno speed date universitario, e comprendono una base di 80 dialoghi tra il robot e gli studenti. L’obiettivo è quello di riconoscere e ricreare le sfumature dell’umorismo umano.

 

Robot (@Shutterstock)

Empatizzare con l’uomo

Gli scienziati hanno individuato diversi tipi di risata, tramutandoli in dati per l’intelligenza artificiale. Si va dalla risata “solista”, che non suscita reazione nell’altra persona, a quelle “sociali” e “allegre”, frutto di imbarazzo o umorismo. Secondo gli scienziati, la risata è solo uno degli elementi che può rendere più naturale la conversazione con gli umani. Secondo uno degli autori dello studio, Koji “i robot dovrebbero avere un carattere distintivo e pensiamo che possano dimostrarlo attraverso i loro comportamenti durante la conversazione, come la risata, lo sguardo, i gesti e il modo di parlare”.

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