di Antonio Stiuso

L’uomo in questione chiamava con una media da Guinness dei primati: una chiamata ogni 6 minuti. L’unico fine? Quello di insultare gli agenti di polizia, che alla fine sono andati a casa ad arrestarlo.

2060 chiamate alla polizia

Le abitudini dei giapponesi, è risaputo, sono molto lontane da quelle di noi occidentali, ma quelle del protagonista di questa storia, forse, sono decisamente discutibili anche per i suoi connazionali. Come riporta SoraNews24, infatti, un uomo di 67 anni deve aver battuto una specie di Guinness World Record, chiamando la polizia per ben 2060 volte in soli 9 giorni e parlando per un totale di 27 ore con il centralino della polizia della Prefettura.

L’uomo in questione, un abitante della città di Saitama, sicuramente non aveva impegni particolari in quei giorni calcolando che la media delle chiamate era di una ogni 6 minuti! Inutile dire che gli agenti, che si sono rivelati fin troppo pazienti, alla fine hanno deciso di andare a casa del signore e di arrestarlo per “interruzione di servizio pubblico”.

Gli insulti e le accuse

Le chiamate avevano tutte lo stesso scopo: quello di insultare gli agenti di polizia della sua città. Le forze dell’ordine, infatti, venivano etichettate dall’uomo come “ladri” e “grossi stupidi str*nzi”, accuse che il soggetto ripeteva in tutte le sue chiamate insieme all’augurio di un immediato licenziamento, a suo avviso anche meritato.

Sembra che il 67enne, negli anni, abbia chiamato molte volte la polizia e sempre con il fine di insultarli; quest’ultimo periodo però deve aver esagerato, diventando ossessivo e facendo scattare il mandato di arresto per interruzione di servizio pubblico. L’uomo, una volta arrestato, ha ammesso di essere consapevole che gli agenti, prima o poi, sarebbero andati ad arrestarlo ma il motivo delle sue chiamate rimane ancora un mistero, dato che si rifiuta di collaborare con le indagini.

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