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Gerard Piqué intraprendente: nasce la bizzarra “Kings League”

di Cristian Castellini

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Il ritiro porta i giocatori a inventarsi qualcosa per riempire il tempo, oppure per “sbarcare il lunario”. Qualcuno però vuole continuare a vivere le emozioni uniche del calcio. Gerard Piqué è fra questi, ma ha trovato un modo geniale e bizzarro per farlo…

Il progetto di Piqué: la Kings League

Piqué non ha intenzione di abbandonare il mondo del pallone. E se parliamo di “pallone” e non di “calcio”, un motivo c’è.

Il presidente della Liga Javier Tebas ha definito il progetto di Piqué e del Kun Agüero come “un circo“, e l’ex “blaugrana” ha prontamente risposto: “Allora, benvenuti al circo“. Stiamo parlando di un torneo di calcio a 7 composto da 12 squadre, fra cui alcune dai nomi improbabili come “Porcinos FC” e “Saiyans FC“, a cui partecipano celebrità come il Chicharito Hernández, e alcune regole speciali.  La competizione viene trasmessa su Twitch, e ha l’obiettivo di attirare un pubblico di giovani.

Come funziona?

Come già anticipato, però, non stiamo parlando di un classico “torneo della domenica”, bensì di un contenuto simile a quello di un game show televisivo. Molte regole sono originali, e alcune sono state importate da altri sport. Come ad esempio il calcio di inizio, ispirato dalla pallanuoto nel quale i giocatori si avventano sul pallone a centrocampo partendo dalle due porte per conquistarlo. Oppure il metodo per battere i penalty, con il rigorista che parte da centrocampo in stile hockey. Le sostituzioni sono illimitate, e ogni formazione comprende 12 giocatori. 10 di questi sono stati selezionati tramite draft trasmessi in rete, simili a quelli di NBA. Chiunque, quindi, avrebbe potuto partecipare alla prima edizione di questo torneo.

Per evitare ogni sorta di controversia, il VAR può essere chiamato dalle squadre per risolvere episodi dubbi. Però, può essere utilizzato solamente una volta per formazione durante i due tempi da 20 minuti ciascuno. In caso di parità, si battono i calci di rigore “rivisitati”. Ma non è finita qui, dato che la partita può essere sconvolta da carte “jolly“, estratte prima del match dalle due squadre. Così durante il gioco possono comparire calci di rigore improvvisi, può cominciare un minuto in cui un gol vale due, e così via.

 

“Enigma”, il giocatore misterioso

Insomma, l’idea di Piqué e compagni è quella di creare un “calcio 2.0”, ricco di “contaminazioni” da altri sport e di elementi speciali. Ma il prodotto di intrattenimento ha anche un’altra sorpresa particolare. Un giocatore mascherato, alla maniera dei lottatori messicani, di cui non si conosce l’identità. Il suo nickname è “Enigma“, ed è stato inserito per creare “hype”. Non è un personaggio qualunque, in quanto pare che sia un calciatore de LaLiga ancora in attività, costretto a nascondersi per non essere beccato in flagrante dal suo club. L’allusione a “The Stig” di Top Gear, un pilota in incognito vestito con tuta e casco bianchi, è piuttosto evidente. Tante sono le ipotesi, ma la suspense, probabilmente, rimarrà fino all’ultimo.

Conclusioni

Nonostante l’idea che Javier Tebas ha sulla “Kings League“, Piqué e Agüero hanno sfornato un gioco che può attirare moltissime visualizzazioni. L’idea è originale, vedremo se il progetto dell’ex difensore del Barcellona riuscirà a sbocciare, in un periodo in cui sembra che tutto gli vada storto…

 

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