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Fresh, la recensione: l’amore è cieco, ma anche l’appetito

di Gabriele Di Nuovo

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Disponibile su Disney+ dal 15 aprile, “Fresh” è un film diretto da Mimi Cave. Nel cast troviamo Daisy Edgar-Jones, Sebastian Stan, Jonica T. Gibbs, Charlotte Le Bon, Dayo Okeniyi, Andrea Bang e Brett Dier.

Presentato al Sundance Film Festival 2022, “Fresh” è l’esordio alla regia di Mimi Cave. Adottando come pretesto il mondo delle app per incontri, la pellicola racconta di quanto l’apparenza inganna e di come questa possa portarti a conoscere e scoprire cose sconvolgenti. Infatti nel lavoro della Cave è presente una critica sociale, seppur in modo velato, ma non manca l’elemento thriller/horror al suo interno.

L’incontro sbagliato

Noa (Daisy Edgar-Jones), una ragazza senza rapporti famigliari che può contare solo sull’amicizia della sua amica Mollie (Jonica T. Gibbs), dopo l’ennesimo appuntamento andato male con un ragazzo conosciuto online, incontra al supermercato Steve (Sebastian Stan). Dopo un primo appuntamento, tra i due scoppia subito la passione e decidono di passare un weekend in uno chalet fuori città. Ma sfortunatamente per Noa, scoprirà che Steve l’ha drogata e rapita perché in realtà è un cannibale.

La sinossi della pellicola copre nel vero senso della parola i primi 30 minuti di “Fresh”. Infatti il film parte in apparenza come la più classica commedia romantica ambientata ai giorni nostri, con un tocco di cinema indie, per poi trasformarsi in altro. Attraverso il cannibalismo, la storia lancia una critica al mondo delle app per incontri e di come l’apparenza possa ingannare chiunque.

Cannibalismo romantico

Ad emergere in “Fresh” sono le interpretazioni dei due attori protagonisti. Daisy Edgar-Jones e Sebastian Stan mettono in mostra una grandissima chimica tra loro. Ma a sorprendere ancora una volta è lo stesso Stan. Quando è lontano dal mondo Marvel, l’attore riesce ad offrire delle ottime interpretazioni (vedi anche in “Pam & Tommy” sempre disponibile su Disney+). Anche grazie alle loro performance, il cambio di tono della pellicola in 30 minuti diventa molto evidente.

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Ma può il cannibalismo essere una tematica da associare al romanticismo? La risposta è si. Questo perché nonostante siamo davanti ad un thriller/horror, “Fresh” è una strana storia d’amore. Infatti le azioni dei due protagonisti e i loro errori, che saranno più evidenti nel terzo atto, sono mossi da un sentimento decisamente romantico. Ma per comprendere se sia l’amore per la carne umana o meno, vi lasciamo scoprire il tutto durante la visione. “Fresh” non si ferma qui. Mimi Cave oltre a raccontare una storia d’amore atipica, mette in evidenza il mondo delle app di incontri e non solo.

Una doppia critica che lascia il segno a metà

“Fresh” è molto più di una storia d’amore con il cannibalismo come minaccia. La pellicola di Mimi Cave affronta il mondo delle app per incontri e di come queste vengano utilizzate in modo discutibile o per solitudine. Tutto questo viene affrontato nella prima mezz’ora ed è il motivo per cui Noa finisce nelle “grinfie” di Steve. Sola e alla ricerca di un partner per non soffrire la solitudine, la ragazza si affida a queste app incontrando solo ed esclusivamente personaggi discutibili.

Infatti saranno proprio questi fallimenti a portare Noa a conoscere un ragazzo incontrato al supermercato, quasi come se fosse una scelta estrema per poter non vivere più in solitudine. Ma sfortunatamente Steve si è rivelato ben altro ed è proprio questo ad offrire la morale del film: “Meglio soli che male accompagnati”. La solitudine non è il male assoluto, anzi. La necessità di avere un partner nel mondo di oggi può portare chiunque ad accontentarsi o a fare le scelte sbagliate (ovviamente estremizzate nella pellicola).

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Ma la pellicola non si ferma qui con le sue critiche. Quasi sulla falsariga di “Get Out” diretto e scritto da Jordan Peele, “Fresh” cerca di attaccare una determinata fetta della società di oggi. Senza andare oltre con i dettagli, è proprio questa parte ad essere la più carente dell’intera pellicola diretta da Mimi Cave. Ma le influenze del lavoro di Peele hanno colpito non solo parte della critica sociale, ma anche lo stile dell’intera pellicola.

Una pellicola con lo spirito indie, ma molto pop

“Fresh” nella sua messa in scena si presenta come il classico film indipendente da presentare a vari festival. Ma forte del suo cast noto e di uno stile decisamente pop in molti momenti della pellicola, il lavoro della Cave ha due anime. Come detto in precedenza, questo è dovuto anche all’influenza avuta dai lavori di Peele, dove per l’appunto l’autore statunitense utilizza uno stile che combina il cinema indipendente ad una forte componente pop.

Componente pop che è possibile trovare nel contesto in cui la storia è ambientata fino ad arrivare alla colonna sonora. Infatti la musica consolida questo approccio alla cultura pop, tanto da regalare una sequenza di ballo quasi psichedelica diventata già virale su vari social, su tutti TikTok. Ma andando oltre queste influenze, il lavoro di Mimi Cave, ricordando che questo è il suo esordio alla regia, è decisamente ottimo.

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Giocando anche con il montaggio (il film è montato dalla stessa regista), la Cave riesce a mettere su schermo delle sequenze molto ispirate, quasi con uno stile minimalista, come per la casa di Steve. Fotografia, regia e scenografia sono tutte ben congeniate e funzionali al racconto che si vuole mostrare allo spettatore. Questo conferma non solo il buon lavoro fatto con la pellicola, ma l’esordio di un potenziale nome che potremmo leggere più spesso nei prossimi mesi o anni.

Considerazioni finali

“Fresh” è un thriller/horror con uno stile indie, ma molto pop. Forte di una regia, scenografia e messa in scena ottima, la pellicola di Mimi Cave è un lavoro molto interessante. Con le ottime interpretazioni di Daisy Edgar-Jones e Sebastian Stan, il film racconta una storia romantica surreale e inquietante. Inoltre la sceneggiatura riesce ad andare oltre il romanticismo e il cannibalismo, offrendo allo spettatore una interessante critica inerente il mondo delle app per incontri e il loro scopo. La pellicola cerca poi di trattare un altro tema facilmente comprensibile durante la visione, ma non riesce completamente nel suo intento. Ma al netto di questa pecca, “Fresh” è sicuramente una delle rivelazioni di questo 2022.

Pro

  • Le interpretazioni di Daisy Edgar-Jones e Sebastian Stan;
  • Il lavoro svolto dalla regista esordiente Mimi Cave;
  • Il combinare romanticismo e cannibalismo per lanciare una critica nei confronti della società;
  • Il suo doppio spirito indie e pop.

Contro

  • Il trattare un determinato tema senza approfondirlo meglio in sceneggiatura.

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