Francia (@Shutterstock)
C’è forte attesa in Francia per il probabile annuncio di una novità che coinvolgerà 800mila giovanissimi francesi. Come riporta il “Corriere della Sera“, l’idea del Presidente della Repubblica Macron è quella di rendere obbligatorio il servizio civile per tutti i ragazzi di età compresa fra i 15 e i 17 anni. Vediamo i dettagli di questa proposta, su cui si sono già sollevate forti critiche.
Nel 2019 Macron aveva annunciato il cosiddetto “servizio nazionale”, il cui scopo era quello di creare “un momento di coesione volto a ricreare le basi di uno spirito repubblicano e trasmettere il valore dell’impegno […] per coinvolgere i giovani francesi nella vita della Nazione“. Il progetto tuttavia non raggiunse gli obiettivi sperati, avendo accolto nel 2022 un totale di 32mila giovani a fronte dei 55mila previsti. Nonostante i risultati modesti, in occasione del discorso di Capodanno Macron aveva affermato:
“Poiché anche la fiducia nella vitalità della nostra vita democratica è diminuita, sappiamo che avremo molto da fare nei prossimi mesi. Nelle prossime settimane getterò le basi per un Servizio Nazionale Universale”.
Il rilancio del “Service Nationale Universel” (SNU) obbligherebbe 800mila giovani a trascorrere diverse settimane in ostelli, luoghi di riposo, centri di formazione o strutture del Ministero della Difesa. Generalmente, i ragazzi che finora vi hanno aderito dovevano affrontare un periodo definito “soggiorno di coesione“, segnato da attività sportive, incontri, dibattiti e visite culturali. La fine del servizio era decretata dalle 84 ore di “missione di interesse generale“, da tenersi presso un’istituzione o associazione.
Per far fronte alle spese dello “SNU” il Governo dovrebbe stanziare una cifra compresa fra un miliardo e tre miliardi di euro.
Emmanuel Macron (@Shutterstock)
Dopo oltre venti anni dalla sospensione della leva militare obbligatoria (1997), la Francia sembra voler riprendere una strada non poi così dissimile. L’idea alla base, infatti, non è solo quella di instillare i valori repubblicani, ma anche far incontrare giovani di estrazione sociale e luoghi di provenienza diversi, con il fine ultimo di ridurre e risanare le fratture e le divisioni della società francese.
Il dubbio principale, tuttavia, verte sulla natura stessa di questo servizio civile. I giovani francesi che vi hanno partecipato, infatti, hanno dovuto indossare una divisa dedicata, assistere all’alzabandiera e cantare l’inno nazionale. Parte dell’opinione pubblica ritiene che il confine tra servizio civile e militare, da questo punto di vista, si assottigli sempre di più.
In ogni caso, l’implementazione completa dello “SNU” dovrebbe essere annunciata in queste settimane, in cui si dovrebbero anche delineare in concreto le linee guida e il funzionamento di questo servizio civile.
Che cosa ne pensate di questa notizia? Lo sapevate che il Presidente del Senato La Russa aveva proposto una “mini-naja“?
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