I V-Buck, la valuta virtuale dedicata alle micro transazioni in-game di Fortnite, sono al centro di un’emblematica questione di economia politica, stando a quanto riporta Sportskeeda. Il Conflitto russo-ucraino infuria già da una settimana ormai, e le conseguenze di ciò non si fermano alle macerie.
Tra le tante, tantissime, vittime di una guerra, possiamo annoverare anche gli animali, gli edifici, i monumenti e le economie. A crollare sotto l’impatto dei pezzi di artiglieria, non sono solo i veicoli blindati. La forza non è l’unico modo per mettere in ginocchio un paese. Sin dalle epoche più remote, la guerra è essenzialmente una catastrofe economica. I conflitti distruggono sistemi entro i quali vivono milioni di persone innocenti. Coloro che riescono a sopravvivere alle bombe e alle pallottole, nulla potranno contro l’inflazione e l’inevitabile crisi che giungerà e che divorerà quanto risparmiato dalle bombe.
Il primo effetto di una crisi economica, o forse la causa di questa, è la svalutazione della valuta Nazionale. Dopo la fine del Primo conflitto mondiale, il marco tedesco aveva lo stesso valore dei mozziconi di sigaretta; esistono inoltre testimonianze fotografiche di donne tedesche che accendono la stufa con blocchetti di banconote. Oggi però è il popolo russo a dover affrontare una svalutazione estrema della propria storica moneta: il rublo.
Fortnite, il popolarissimo titolo free to play, ha implementato già da anni una moneta virtuale grazie alla quale è possibile acquistare elementi estetici come costumi, skin e altro. Il valore di questa moneta, i V-Buck, in relazione al dollaro statunitense è di 100 ad 1. Vale a dire che, se volessimo, ipoteticamente, acquistare un dollaro pagando in V-Bucks, ce ne servirebbero 100 per ogni USD. Quindi, ogni V-Buck vale 0,01$. Considerando che stiamo parlando di una moneta valida solamente su Fortnite, si tratta di un valore tutto sommato normale; in fondo è impossibile acquistare nulla pagando in V-Bucks.
Il Rublo, la storica moneta Nazionale russa, è in circolazione sin dall’epoca zarista. Una moneta che ha visto l’ascesa e la caduta dei Romanov, la Rivoluzione d’ottobre, l’epoca sovietica e la sua caduta; oggi però, si trova in ginocchio. Il valore di un rublo rispetto a quello di un dollaro statunitense è di 0,0092 per un dollaro; una proporzione semplicemente spaventosa, che comporta, e comporterà sempre di più, una crisi devastante per il popolo russo.
Pensare che una moneta virtuale, valida solo in un videogioco e con la quale è possibile acquistare solo elementi decorativi, abbia più valore di una valuta reale fa paura. È spaventoso calarsi nei panni di un cittadino russo che tenta di fare la spesa con una moneta che ha ormai perso ogni valore ed ogni credibilità. Una valuta con la quale milioni di famiglie dovranno acquistare il pane, pagare le bollette, comprare medicinali, sta inesorabilmente perdendo il suo potere di acquisto.
Un anno fa, nessuno avrebbe immaginato che una moneta valida per acquistare la skin di Spiderman su Fortnite avrebbe avuto un valore maggiore rispetto ad una delle valute più antiche del mondo. La realtà ha abbracciato l’assurdo, e da questa unione è nato un dramma. Una tragedia che si abbatte su due popoli fratelli, entrambi costretti alla guerra, a combatterla e a subirne ogni conseguenza. “E nei suoi occhi volevo vedere morire la guerra, e l’arroganza di chi la vuole“, – L’Iliade di Alessandro Baricco.
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di Vincenzo Del Bello
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