di Nicolò Bacchi
Natale a 4 zampe
Nonostante i cinepanettoni siano spesso associati al grande schermo, anche la TV ha avuto il suo ruolo nella loro diffusione. Mediaset nel 2012 realizzò infatti Natale a 4 zampe, primo e finora unico film del filone nato e pubblicato sul piccolo schermo. Un’opera maestosa, con un cast eccezionale e una trama originalissima e mai vista prima. Al centro della storia c’è infatti la costruzione di un hotel per cani, ostacolata però dalla mancanza di fondi. Come già detto, molto originale.
Il film è segnato dalla pesante assenza di Christian De Sica, lasciando il suo ruolo al fianco di Massimo Boldi al grande comico Biagio Izzo. Una coppia certamente non altrettanto esplosiva, ma in grado comunque di nascondere qualche piccolo problema del cosiddetto telepanettone. Ad esempio la ricorrente mancanza di una sceneggiatura decente, o l’eccessiva durata della pellicola, ben 90 minuti; di questi, almeno 70 potevano essere tagliati, rendendo il tutto più scorrevole e alleggerendo certamente la narrazione.
Questi lievi e marginali problemi spinsero il pubblico, esigente come sempre, a lamentarsi con Mediaset. Il motivo? In molti rivolevano indietro De Sica assieme a Boldi, per riavere indietro i “buoni e vecchi cinepanettoni di una volta”. Una protesta comprensibile e giustificata, simile a quella che diede inizio alle grandi rivoluzioni della storia.
Christmas in Love
Nonostante in molti ne dubitino, il Napoli 2022/2023 non è la più grande squadra mai creata da Aurelio De Laurentiis. Nel 2004, infatti, il presidente della Filmauro riuscì a costruire per Christmas in Love un cast a dir poco eccezionale. Oltre agli immancabili cipollino e De Sica, tra gli interpreti di questo capolavoro del neorealismo italiano troviamo infatti Danny DeVito e Ron Moss da Beautiful; i due attori furono inseriti per dare un taglio internazionale alla pellicola, come suggerito anche dal titolo. Fa una breve apparizione, poi tagliata, persino Valerio Staffelli di Striscia la Notizia, rendendo unica questa pellicola (anche se definirla tale è riduttivo).
Tra continui colpi di scena degni di un capitolo della saga di James Bond, Neri Parenti amalgama una trama approssimativa (che strano!) e un umorismo vecchio persino per Gesù seguendo i consigli di Renè Ferretti di Boris. Anche in fase di montaggio viene svolto un lavoro certosino, preciso come può essere un neonato alla guida di un escavatore in centro a Milano.
Grazie a tutti questi punti di forza, il film ha rappresentato un successo al botteghino, incassando oltre 17 milioni di euro. Inoltre, la pellicola può vantare una candidatura ai Golden Globe. Un risultato che non dovrebbe sorprendere, dopotutto.
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