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Fiorentina-Pistoiese, la partita interrotta a causa degli UFO

di Lorenzo Scorsoni

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Siamo nell’ottobre del 1954, precisamente il 27. Immaginate una tranquilla domenica qualsiasi, in cui voi, tifosi della Fiorentina o della Pistoiese, decidete di recarvi allo stadio per la partita. Un match normalissimo, parte del campionato riserve ad oggi inesistente, e che nessuno pensava potesse passare alla storia. Ecco, siete tra i 10.000 tifosi attesi, quando, durante il secondo tempo, la vostra attenzione si sposta su degli inaspettati “ospiti volanti”: degli UFO che solcano il cielo dello stadio.

Gli strani avvistamenti

Ore 14:20, dagli spalti numerosi schiamazzi, che però non sembravano rivolti alle azioni dei giocatori in campo. Anzi, gli sguardi dei tifosi non erano proprio rivolti verso il campo di gioco, bensì catturati da qualcosa di inaspettato sopra le loro teste. L’arbitro, notando la distrazione dei presenti, decise di interrompere la partita, e vide ciò che stava rapendo l’attenzione dei 10.000 tifosi: Una serie di oggetti volanti non identificati che sfrecciava sullo stadio. Secondo quanto riportato dai presenti, nessuno escluso, si contavano all’incirca venti unità di questi strani oggetti.

Degli strani filamenti dagli UFO

Secondo i numerosi tifosi, da questi oggetti incominciò a disperdersi una serie di lunghi filamenti, di aspetto simile alla bambagia marittima, che evaporava al contatto con le mani. Uno studente di ingegneria, Alfredo Jacopozzi, presente alla partita, riuscì a raccoglierne un piccolo campione da portare in analisi al Professore Canneri, presso l’Università di chimica di Firenze. Stando la spettrografia, i filamenti risultarono composti di Boro, Silicio, Calcio e Magnesio. Secondo Canneri, “la sostanza era fibrosa, e se scaldata imbruniva, rilasciando un residuo fusibile e trasparente”. Successivamente vennero analizzati altri campioni, tutti rispondenti alle medesime caratteristiche; Firenze si era ricoperta di questi strani “capelli d’angelo”.

 

Nci Curiosity

Ufo (@Shutter Stock)

Le dichiarazioni dei presenti

Gli anni ’50 saranno sempre ricordati come il “boom” della fantascienza; non a caso, sono tanti gli avvistamenti riportati in tutto il mondo risalenti proprio a questi anni. Ciò che contraddistingue l’evento fiorentino fu la notorietà mediatica del fatto, che in breve tempo raggiunse numerosi giornali esteri. Ad oggi rimane l’unico “avvistamento UFO” a contare un numero così elevato di spettatori, che ancora oggi e nel corso degli anni non ha abbandonato i ricordi dei presenti.

Anche l’allora allenatore del Pistoia, Ardico Magnini commentò l’evento, parlando di strani oggetti ovali che rilasciavano una strana sostanza glitterata nell’aria, e che avevano l’attenzione di tutti i presenti. Romolo Tuci, Capitano del Pistoiese, aggiunse che “in quegli anni gli Ufo erano al centro dell’attenzione globale. E noi li vedemmo dal vivo”.

La possibile spiegazione, ragni o UFO?

Tra le teorie maggiormente accreditate vi è quella che si trattasse di ragni migratori. Questi ultimi costruiscono delle enormi ragnatele, quasi simili a vele (balooning), in grado di alzarsi da terra e percorrere lunghe distanze, ad altezze non indifferenti e sospinte dal vento. Uno degli avvistamenti più rari di questa particolare migrazione riporta l’altezza di 4.200 metri da terra. Inoltre, i raggi del Sole, a contatto con i filamenti, li farebbero brillare, generando un effetto simile a quello descritto nel 1954. Tuttavia, fu lo stesso Canneri a porre un freno alla teoria dei ragni migratori, in quanto la seta delle loro tele contiene Calcio, Azoto, Ossigeno e Idrogeno, un poker di sostanze completamente diverso da quello dei presunti UFO. Senza contare che le presunte ragnatele non spiegherebbero la presenza degli oggetti volanti non identificati.

Ad oggi il mistero non ha ancora ricevuto una spiegazione abbastanza forte da essere smentito, ciò che è sicuro è che tutti coloro che erano presenti sostengono l’ipotesi dell’incontro alieno.

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