di Francesco Greco
Era il 24 maggio 2002 quando, con un anno in ritardo, arrivava sugli scaffali europei Final Fantasy X, opera ultima di Square Soft prima della fusione con Enix. Un titolo considerato capolavoro, un GDR a turni ancora oggi eguagliato da pochi ed una storia davvero emozionante, che pochissime persone potranno mai dimenticare una volta arrivati ai titoli di coda. E nonostante gli anni che ci separano dalla sua release, Final Fantasy X è ancora attuale come non mai.
Final Fantasy X e la sua Spira
Dolly e primo piano su Tidus, dettaglio degli occhi, campo da blitzball: era questo l’inizio della sequenza iniziale del decimo capitolo della saga: un momento adrenalinico, tra reti segnate e colpi scorretti, prima che Sin inizi il suo attacco a Zanarkand. Un filmato che rifletteva alla perfezione quella che sarebbe stata la qualità media del prodotto: qualcosa di assolutamente troppo avanti per il tempo. Spira è piena di paesaggi suggestivi, musiche eccellenti e momenti davvero toccanti: Kilika e la danza di Yuna per dare pace agli spiriti; Bevelle e l’assalto alle nozze; il monte Gagazet e il riscatto di Kimhari in quanto Ronso.
Nominare solo questi momenti non rende giustizia alla bellezza dell’opera, che abbonda di momenti memorabili, ma che possono dare un’idea ben precisa di cosa si è giocato. Naturalmente, un gioco non è dettato solamente dalla complessità della storia o dalla meraviglia che possono dare alcune scene senza tempo: i combattimenti a turni, gli eoni, e le millemila chicche sparse per il mondo rendono Final Fantasy X uno dei giochi più interessanti, longevi e divertenti da giocare di sempre.
Ricordi indelebili
Difficile dimenticare le gocce di sudore, mentre si contratta con Yojimbo, pur di avere lo sconto maggiore possibile, o l’essere ricompensati per aver supportato il buon O’Aka XXIII con la sua attività di venditore tramite donazioni, ottenendo alcune delle armi più forti di tutto il gioco, o l’essere diventati i campioni della lega blitzball, dopo aver ingaggiato giocatori in tutta la regione, per sbloccare i turbo finali del buon Wakka. Ma soprassediamo sullo zoolab. Qui non parliamo dello zoolab. Brr.
Insomma, Final Fantasy X sembra quasi possa uscire ora, e nessuno oserebbe mai dire il contrario. Il modo sopraffino in cui ogni elemento è al suo posto ed elevato al massimo della sua potenza, lo rende un titolo assolutamente sempreverde, e che accetta veterani e non, per farsi giocare e far stupire. Se siete appassionati del genere, o semplici curiosi, non abbiatene paura. Abbracciatelo con tutte le vostre forze e FF X vi ridarà cento volte quanto preso.
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