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FIGC: domani verrà presentata alla Lega Serie A la nuova riforma del calcio

di Cristian Castellini

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Il calcio italiano si prepara a una ventata di riforme. I debiti delle società e lo scarso appeal del brand Serie A sono noti alla FIGC, che ha ideato un pacchetto di novità per tutto il movimento.

Da 20 a 18 squadre in Serie A

L’ultim’ora in questo contesto di riforme sta nella proposta di Inter, Juventus e Milan. L’idea, che sembra essere appoggiata dalla FIGC, è quella di tagliare il numero di squadre della Serie A da 20 a 18. Questo per alzare la qualità del campionato, spesso compromessa da società non al livello. Ovviamente questa proposta è fortemente osteggiata dalle realtà medio-piccole della Lega Serie A, che daranno battaglia.

Da 100 a 80 squadre professionistiche

 

Gravina

Gravina (@Shutterstock)

 

Il piano pensato dalla FIGC per essere proposto al Governo, quindi, non comprende la riduzione delle squadre in Serie A. Sia il massimo campionato che la Serie B resterebbero a 20 squadre, ma un girone di Serie C verrebbe eliminato. La terza divisione italiana passerebbe quindi da 60 a 40 squadre, e questo per tagliare fuori realtà in difficoltà economiche dalla ristretta cerchia di società professionistiche. Inoltre la rappresentanza presso le istituzioni calcistiche di questo campionato verrebbe limitata, accorpando l’organizzazione Lega Pro alla Serie B. In buona sostanza, un modo per aumentare il potere della Serie A nella Federazione.

Retrocessioni e promozioni

Stando alle indiscrezioni, nelle 52 pagine del piano che verrà proposto domani alle società dalla FIGC vi è una revisione del sistema di promozioni e retrocessioni fra Serie A e B. Infatti l’idea è quella di ridurre il numero di squadre retrocesse a 2, portando altrettante squadre in Serie A. Questo renderebbe possibile il taglio della quota di denaro investita dalla FIGC come “paracadute” per le società retrocesse da 60 a 30 milioni di euro. È prevista inoltre l’introduzione di un play-off fra terza e quarta classificata di Serie B, che si scontrerebbero in una finalissima con una fra diciassettesima e diciottesima della Serie A. Infine, per limitare i danni economici dovuti alla retrocessione, verrà inserita la riduzione automatica del 30% degli ingaggi dei calciatori per le società declassate.

Altre proposte

Per quanto riguarda la Coppa Italia, invece, la FIGC intende rivoluzionarla introducendo un formato in stile FA Cup. Tutte le società professionistiche verrebbero coinvolte, dalla Serie C alla Serie A, in un torneo che prevederebbe turni a eliminazione diretta che non favorirebbero le “prime della classe”.

La FIGC è inoltre favorevole a un aumento dei casi di impiego del VAR, ovviamente per limitare errori arbitrali e polemiche.

Infine, Gravina e i suoi hanno battuto il ferro sul controllo della situazione economica delle società. Molte sono ben fuori dai parametri di sostenibilità, e la FIGC ritiene opportuno intensificare l’attività di verifica dei conti delle realtà del nostro calcio.

Lo scontro annunciato con la Lega Serie A

Durante la giornata di domani, lunedì 12 febbraio, il pacchetto di riforme approntato dalla FIGC verrà presentato alle 20 società del massimo campionato italiano. La battaglia vera e propria avrà luogo però l’11 marzo, quando verrà riunita un’assemblea per la modifica dello statuto tra Federazione e Lega Serie A. In ballo c’è il diritto di veto da parte della Lega Serie A verso le proposte della FIGC. Lega che ha le sue idee, come per esempio rendere autonomi gli arbitri dalla Federazione, ripristinare i benefici del Decreto Crescita e abolire la Legge Melandri che regola la vendita dei diritti TV.

 

Serie A (@Shutterstock)

Insomma, si preannuncia una primavera di fuoco per la politica del calcio italiano. Uno scontro frontale fra Lega Serie A, che cerca indipendenza dalla FIGC seguendo il modello della Premier League, e la Federazione stessa. A loro volta le due organizzazioni dovranno tenere conto delle volontà di Juventus, Inter e Milan, oltre che delle altre società. Sperando che il “dietro le quinte” del nostro calcio non influenzi il finale di una stagione sportiva entusiasmante.

Fonti: SportMediaset, Corriere della Sera, Il Giornale.

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