di davide gerace
Tra pochi giorni l’Eurovision Song Contest sbarcherà a Torino. Il festival organizzato dall’European Broadcasting Union (Ebu) e dalla Rai si terrà nel capoluogo piemontese dal 10 al 14 maggio. Tanti artisti in gara provenienti da tutta Europa e milioni di spettatori, per quella che si preannuncia come una delle edizioni più seguite di sempre.
Eurovision, cos’è e come funziona
L’Eurovision Song Contest, noto in italiano come Gran Premio Eurovisione della Canzone o anche come Eurofestival, è nato nel lontano 1956 a Lugano. Il festival si svolge annualmente ed è organizzato dai membri dell’Unione Europea di radiodiffusione. All’epoca si cercò un evento o un programma televisivo che potesse coinvolgere e unire le diverse nazioni dell’‘UE.
La prima edizione si svolse il 24 maggio 1956 presso il teatro Kursaal di Lugano, in Svizzera, con la partecipazione di 7 Paesi: Italia, Paesi Bassi, Svizzera, Belgio, Germania Ovest, Francia e Lussemburgo, che portarono 2 canzoni ciascuno. Ad aggiudicarsi la vittoria furono padroni di casa con Refrain di Lys Assia e fu l’unica edizione in cui non furono annunciati né il secondo né il terzo classificato, né tantomeno i rispettivi punteggi.
Dall’anno successivo venne deciso che il festival sarebbe stato ospitato a turno dai Paesi partecipanti e la nazione vincitrice avrebbe ospitato l’evento l’anno successivo. Le emittenti televisive dei singoli stati ogni anno selezionano il concorrente che rappresenterà la nazione. Le modalità più comuni sono:
- La scelta interna (cantante e/o brano vengono scelti dall’emittente stessa);
- L’organizzazione di un festival musicale (il pubblico e/o una giuria scelgono un vincitore che viene invitato a partecipare all’Eurovision).
In Europa la maggior parte degli Stati ha preso parte ad almeno un’edizione dell’Eurovision; all’appello mancano solo Città del Vaticano e il Liechtenstein. Dal 2015 l’Australia partecipa all’evento come Paese invitato, però, in caso di vittoria non può ospitare la manifestazione. L’Eurovision è l’evento non sportivo più seguito al mondo, i dati d’ascolto degli ultimi anni stimano che tra i 100 e i 600 milioni di spettatori seguano il festival.
Ricavi record per Torino
Dopo la storica vittoria dei Maneskin dello scorso anno, l’edizione del 2022 si terrà in Italia, precisamente a Torino. La Rai ha l’esclusiva per trasmettere il festival. L’Eurovision andrà in onda dal 10 al 14 maggio su Rai 1 con il commento di Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio e con la partecipazione di Carolina Di Domenico. La diretta, inoltre, verrà trasmessa anche da Rai Radio 2 e sarà disponibile su RaiPlay.
Come riporta il Corriere della Sera, il costo per organizzare l’evento a Torino è molto alto, circa 14 milioni, ma il ritorno economico dovrebbe essere circa 7 volte più alto. Il sindaco Stefano Lo Russo, il presidente della Regione Alberto Cirio, e il direttore del Centro di produzione Rai di Torino, Guido Rossi parlano di “un imponente sforzo organizzativo”.
Tra i cantanti in gara ricordiamo che Mahmood e Blanco con il brano “Brividi”, rappresenteranno l’Italia dopo aver vinto Sanremo. Il duo si esibirà nella finale di sabato 14 maggio insieme a:
- I rappresentanti della Francia Alvan & Ahez;
- Malik Harris, rappresentante della Germania;
- Sam Ryder, rappresentante della Gran Bretagna;
- Chanel, rappresentante della Spagna.
Tra i concorrenti anche i The Rasmus, che rappresenteranno la Finlandia con il il brano “Jezebel”. Il gruppo scandinavo è famoso per il brano “In the shadow” che nel 2003 spopolò in tutta Europa.
Un’edizione, quella di quest’anno, tutta da vivere.
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