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Elon Musk, la sua startup Neuralink ottiene l’ok per testare impianti cerebrali sull’uomo

di Federica Caiafa

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Neuralink, la startup fondata (tra gli altri) da Elon Musk nel 2016, promette di creare una rivoluzionaria connessione tra esseri umani e computer. La Food and Drug Administration (FDA) ha adesso dato l’ok fondamentale affinché l’azienda possa compiere un passo fondamentale verso il suo obiettivo, permettendole di iniziare a sperimentare sul cervello umano i microchip da lei realizzati.

Neuralink, l’azienda è pronta a impiantare i primi microchip per collegare i computer al cervello umano

A comunicare la notizia è stata la stessa startup tramite il social di proprietà di Elon Musk, uno dei suoi fondatori: Twitter. I microchip realizzati dall’azienda sono stati finora sperimentati solo sugli animali, con ottimi risultati, ma adesso inizia la vera sfida, con l’avvio agli esperimenti sugli esseri umani.

Si tratta di microchip che permetterebbero di collegare il computer al cervello umano. Più precisamente, l’obiettivo è quello di arrivare a controllare i dispositivi con il pensiero, attraverso dei chip grandi come una moneta.

A seguito degli esperimenti già condotti nel 2020, al termine dei quali era possibile per diverse scimmie “digitare” parole su uno schermo semplicemente controllando il cursore con il loro sguardo, il passo successivo sembra quindi imminente. Lo scorso novembre, Elon Musk scriveva su Twitter: Ora siamo fiduciosi che il dispositivo di Neuralink sia pronto per l’uomo. Ora la tempistica dipende dal processo di approvazione della FDA”. E quel giorno è ora arrivato.

La FDA ha difatti decretato che i dispositivi sono abbastanza sicuri per poter iniziare a sperimentare la possibilità di impiantarli nei cervelli umani.

Tale tecnologia potrebbe innanzitutto essere un aiuto fondamentale per le persone paralizzate o affette da malattie neurologiche; ma l’obiettivo della startup, e del miliardario sudafricano, è anche quello di realizzare il sogno di chi vorrebbe un cervello dotato della potenza di un supercomputer. Sarà ovviamente necessario sottoporsi ad un’operazione chirurgica di qualche migliaio di dollari, ma Musk promette che tramite il dispositivo sarà possibile ottenere una “simbiosi con l’IA”

“È davvero un passo importante – scrive l’azienda su Twitter – in questo modo la nostra tecnologia potrà un giorno aiutare molte persone“.

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