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Elden ring ed il mistero dei sogni rubati

di Michele Messina

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L’intimo capolavoro di From Software, Elden Ring, continua a stupire per la mole di contenuti proposti, attestandosi come uno dei più grandi titoli pubblicati finora. Grazie all’impegno dei fan, sempre più contenuti vengono spiegati ed a quanto pare anche scovati all’interno del codice.

Elden Ring: scoperta una meccanica segreta

Proprio di recente infatti, è stata scoperta una meccanica che sembra non essere arrivata nel contenuto finale di Elden Ring. Il merito va a Lance McDonald, youtuber e dataminer che si è dedicato al gioco di From Software, in particolare alla Network Test Demo rilasciata diversi mesi fa.

Durante una profonda ispezione della “demo”, McDonald sembra aver scoperto una meccanica legata al collezionare o rubare i sogni di alcuni animali. Nello specifico, ha trovato un’intera quest dedicata a questo sistema di furto dei sogni. Secondo quanto spiegato dal dataminer, nella Network Test Demo, era possibile trovare alcuni animali addormentati che non attaccavano il giocatore. Gli animali rimanevano addormentati finché non li si attaccava direttamente, funzionamento alquanto differente da quello presente nella forma finale di Elden Ring.

In un video pubblicato da McDonald, il dataminer si avvia verso la Capanna di Stormhill e li interagisce con un NPC assente nella versione finale del titolo. L’NPC spiega l’esistenza di una bevanda, la Dreambrew e dona al giocatore un oggetto chiamato St. Trina’s Crystal Ball. Sembra che l’intento sia quello di utilizzare l’oggetto donato per raccogliere i sogni degli animali addormentati ed usarli per produrre la bevanda misteriosa.

elden ring

elden ring (@screen youtube)

From Software, i contenuti non utilizzati e riciclati

Per la sua ultima opera, lo studio From Software ha preso a piene mani dal proprio bagaglio “culturale”, riutilizzando asset ma anche idee dai precedenti lavori. L’obiettivo era, forse, rendere Elden Ring il “souls-like” definitivo. Al pubblico, lasciamo il giudizio sul risultato.

Proprio le idee ripetute ci portano a Sekiro, precedente lavoro di From Software. Quelli di voi che lo hanno giocato sicuramente ricorderanno l’utilizzo del sakè: era possibile donarlo ad alcuni NPC per avere dialoghi extra.

Sembra che la Dreambrew avrebbe potuto avere lo stesso utilizzo, venendo scambiata con diversi NPC presenti nel mondo di gioco, magari per approfondire lore e background. Ovviamente Elden Ring è molto più grande, meno lineare e più complesso di Sekiro, con più zone ed NPC presenti in gioco. Ciò non di meno, l’introduzione di una meccanica simile avrebbe sicuramente giovato al titolo, alzando ulteriormente l’asta della qualità.

Certamente, il fatto che sia stata eliminata dalla versione finale, non vuol dire che non potrebbe essere inserita come meccanica in futuri DLC. Per ora non resta che godersi la già ben approfondita lore di Elden Ring. Continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Respawna.

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Di Michele Messina

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