Disponibile da mercoledì 11 gennaio 2023 su Disney+, “Ecco a voi i Chippendales” è una miniserie drammatica biografica creata da Robert Siegel, diretta da Matt Shakman (WandaVision, Fantastici 4) e ispirata al libro “Deadly Dance: The Chippendales Murders” di K. Scot Macdonald e Patrick MontesDeOca. Nel cast troviamo: Kumail Nanjiani, Murray Bartlett, Annaleigh Ashford, Juliette Lewis, Nicola Peltz, Spencer Boldman, Dan Stevens e Quentin Plair.
Dopo il grande successo ottenuto con Pam e Tommy (qui la nostra recensione), Robert Siegel torna nuovamente a produrre una serie televisiva per Disney+. Questa volta è il turno di “Ecco a voi i Chippendales” (Welcome to Chippendales), una serie tv autobiografica sulla vita di Somen Banerjee. Un uomo d’affari che ha raggiunto il successo grazie alla creazione dell’iconico e famigerato strip club; l’imprenditore con il passare degli anni è diventato ancora più famoso per un fatto di cronaca nera…
Somen Banerjee era un semplice immigrato indiano diretto negli Stati Uniti per inseguire il classico sogno finanziario americano e diventare il prossimo Hugh Hefner. Sebbene questa premessa possa significare una vita prospera, la vita dell’imprenditore inizia in una squallida stazione di servizio dove Banerjee lavorerà per anni. Ma dopo aver raccolto abbastanza denaro per iniziare la sua nuova vita, Somen decide di aprire una propria attività e di collaborare con Paul Snider, un promotore di locali notturni sposato con la modella e attrice di Playboy Dorothy Stratten.
Con il passare del tempo, l’attività di Somen Banerjee inizierà a prendere una piega più che inaspettata, grazie anche a un cambiamento epocale e innovativo: il locale dell’imprenditore, infatti, da semplice nightclub diventa un club di striptease maschile chiamato “I Chippendales“. Nonostante il locale continuasse a realizzare profitti consistenti, Banerjee assunse il coreografo Nick De Noia. Da lì, la sua idea iniziò a espandersi con nuovi locali in tutti gli Stati Uniti. Ma nonostante gli affari dell’imprenditore andassero più che bene, nel corso degli anni il fondatore dello strip club si fece diversi nemici.
I Chippendales divennero rapidamente popolari e iniziarono a girare per il Paese, attirando un pubblico di donne fan dei loro spettacoli di strip-tease. Banerjee ampliò l’impero con la creazione di una società, di merchandising, di un libro e di uno show televisivo. Nel 1987, la società di Banerjee, Chippendales LLC, era valutata più di 40 milioni di dollari.
E naturalmente, l’idea del gruppo di spogliarellisti continua a vivere nell’immaginario collettivo: infatti, durante il famoso Saturday Night Live si tenne un’audizione per scegliere un ballerino che sarebbe poi entrato a far parte dell’iconico gruppo. Ma non solo, nell’industria cinematografica è stato sviluppato nel 2000 “The Chippendales Murder“, un film per la TV che raccontava la vita del fondatore. Ma tornando alla vita del creatore, non tutto finisce come nelle favole. Steve Banerjee gestì l’azienda fino al 1984; in seguito ebbe problemi legali e finanziari e si suicidò nel 1994.
Sicuramente uno dei maggiori cavalli di battaglia di questa serie tv, è il cast: nei panni del protagonista troviamo infatti l’ormai celebre Kumail Nanjiani, attore conosciuto a Hollywood grazie ai suoi ruoli in film come The Big Sick ed Eternals. Ma nonostante la presenza di un attore ormai famoso in tutto il mondo, la serie tv presenta alcuni volti meno familiari agli occhi dei telespettatori come Murray Bartlett (Nick De Noia) e Annaleigh Ashford (Irene).
E sebbene Nanjiani sia prevalentemente un attore comico, difende abbastanza bene il suo ruolo offrendo una performance accettabile in un ruolo non facile per un attore solitamente strettamente legato al proprio genere. Ma, come già accennato, ci sono diverse sorprese che avrebbero potuto spiazzare lo spettatore: in particolare i personaggi di Murray Bartlett e Annaleigh Ashford, che non danno certo il meglio. L’ottima scrittura e caratterizzazione dei rispettivi personaggi però li salva, aiutandoci ad apprezzarli comunque.
Sicuramente uno degli aspetti più prevedibili della scrittura di questa serie tv è il trattamento della situazione del club dei Chippendales. E sebbene questo elemento sia ovviamente più che centrale e sia gestito in modo molto buono soprattutto con l’ingresso di Nick De Noia, lo show ci presenta una sceneggiatura con un aspetto secondario che fortunatamente è stato considerato. Ovvero, l’aver analizzato la vita di Somen Banerjee: dall’addio alla madrepatria, agli inizi nel nuovo continente, al successo del suo club. E sebbene questo potesse essere considerato un aspetto poco importante ai fini della trama, gli sceneggiatori vanno ancora più a fondo inserendo diverse scene molto utili ma allo stesso tempo fin troppo analizzate sia ai fini della trama che della caratterizzazione della protagonista.
“Ecco a voi i Chippendales” non è sicuramente uno dei migliori prodotti di Disney+, ma nemmeno il peggiore. La serie televisiva creata da Robert Siegel ci presenta una trama accettabile sia con una buona analisi del club di spogliarellisti che della vita del loro creatore. L’unico problema che riguarda la sceneggiatura è un’uscita di scena eccessiva con scelte che non sono affatto utili alla trama. Una nota di merito va sicuramente all’attore protagonista che riesce a regalarci una buona performance in un ruolo molto diverso da quello a cui Nanjiani è abituato.
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