A partire dal 2007 il WWF ha lanciato Earth Hour (l’Ora della Terra), un evento globale volto a sensibilizzare sulla necessità di costruire un futuro più sostenibile. A partire dalle 20.30 di oggi, sabato 25 marzo, per un’ora in diverse parti del mondo le luci di tutti gli edifici e i monumenti che partecipano all’iniziativa saranno spente. Si tratta di un gesto simbolico per dimostrare che un’azione condivisa può avere un forte impatto sulla salute del nostro Pianeta.
Questo evento globale organizzato dal WWF ha avuto inizio a Sydney il 31 marzo 2007. Alla prima edizione parteciparono oltre 2,2 milioni di persone e 2.000 aziende. L’idea di spegnere le luci simultaneamente in tutto il mondo per un’ora è nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi climatica e sulle gravi conseguenze che essa comporta. L’Ora della Terra che si tiene ogni anno l’ultimo sabato di marzo diventò un’iniziativa globale già dalla seconda edizione: 35 i Paesi coinvolti in tutto il mondo. Negli ultimi anni è arrivata a coinvolgere 190 Paesi e milioni di persone.
Quest’anno si terrà la diciassettesima edizione dell’Earth Hour. Oggi, sabato 25 marzo, dalle 20.30 alle 21.30 italiane oltre 190 Paesi prenderanno parte all’iniziativa; la Russia, che ha inserito l’organizzazione del WWF nel registro degli ‘agenti stranieri’, non parteciperà all’evento. L’Ora della Terra, quest’anno più che mai, sarà utile a sottolineare l’importanza del nostro Pianeta, la necessità di fare tutto e subito per proteggerlo, con l’obiettivo di un futuro più sostenibile. All’Earth Hour 2023 parteciperanno molti monumenti in tutto il mondo: negli Stati Uniti, saranno spente le luci dell’Empire State Building, dello Space Needle, del Venetian Resort Las Vegas e della Willis Tower.
L’edizione di quest’anno segue il modello dell’accordo Kunming-Montreal alla COP15 del dicembre scorso, e l’ultimo report dell’ONU sul Clima IPCC a pochi giorni di distanza. L’ultimo rapporto dell’ONU evidenzia, come riporta Tgcom24, le immediate riduzioni delle emissioni indispensabili per conseguire gli obiettivi climatici intermedi: ridurre le emissioni di gas serra del 43% entro il 2030 e del 60% entro il 2035 per raggiungere lo zero netto entro la metà del secolo ed evitare che le temperature globali superino il punto di non ritorno di 1,5°C.
L’evento principale in Italia sarà lo spegnimento del Colosseo a Roma alle 20.30. Oltre all’iniziativa nella capitale, i volontari di WWF Italia hanno organizzato molti altri appuntamenti su tutto il territorio italiano. Sempre a Roma, si spegneranno le luci esterne di Palazzo Madama, Palazzo Montecitorio, Palazzo Chigi.
Nel centro di Verona invece verranno spente le luci dell’Arena, così come Piazza Pretoria a Palermo, Palazzo del Podestà a Bologna, Piazza San Marco a Venezia. Inoltre a Trento si spegnerà il Castello del Buonconsiglio e il MUSE, a Firenze il Duomo, Palazzo Vecchio, la Chiesa di Santa Croce, Ponte Vecchio e la Statua del David; a Parma il municipio; a Trieste la facciata principale del Palazzo Municipale. Invece a Pistoia si spegneranno le luci del loggiato del Palazzo comunale; a Napoli la facciata di Palazzo San Giacomo e molti altri edifici, piazze e monumenti.
In totale si contano sino ad oggi oltre 200 adesioni all’evento internazionale: ben 13 i capoluoghi di regione che in Italia spegneranno monumenti significativi.
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