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Dopo i 30 anni cessa l’obbligo al mantenimento dei figli? La sentenza della Cassazione

di Gianmichele Trotta

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Dopo i 30 anni i figli devono trovarsi un lavoro ed essere indipendenti dai genitori. Lo afferma la sentenza 29264 della Cassazione depositata oggi, 7 ottobre 2022. La prima sezione civile della Suprema Corte si è così espressa sul mantenimento dei figli, accogliendo il ricorso di un padre nei confronti della figlia 30enne. Cerchiamo quindi di capire cosa significa e cosa hanno deliberato le autorità…

Il “caso” del mantenimento dei figli

A riportare la notizia è il servizio de “Il Sole24Ore” “Norme&Tributi+“, dedicato ai professionisti dell’area legale. Secondo quanto si apprende, la decisione della Suprema Corte, da oggi in poi, potrebbe costituire un precedente per tutti i prossimi ricorsi su casi simili.

La fattispecie in questione vede come protagonisti un padre e la figlia di ormai 30 anni. Dal divorzio dei genitori, avvenuto quando aveva 22 anni, la donna ha percepito assegni di mantenimento dal padre che recentemente, vista l’età della ragazza, si rifiutava di pagare. Negli ultimi sette anni la donna, munita di licenza media, ha seguito anche un corso di estetista, oltre ad aver svolto lavoro in nero presso l’impresa di pulizie dei nonni materni. Il tutto, però, non era sufficiente per mantenersi autonomamente, neppure con l’aiuto del compagno, pizzaiolo di professione.

La sentenza 29264 della Cassazione 

Nella disputa, la sentenza arriva dai giudici; per loro, il figlio di genitori divorziati:

“Che abbia ampiamente superato la maggiore età, e non abbia reperito una occupazione lavorativa stabile o che, comunque, lo remuneri in misura tale da renderlo economicamente autosufficiente, non può soddisfare l’esigenza a una vita dignitosa, alla cui realizzazione ogni giovane adulto deve aspirare, mediante l’attuazione mera dell’obbligo di mantenimento del genitore, quasi che questo sia destinato ad andare avanti per sempre“.

Inoltre, le autorità sostengono che la figlia dovrebbe “far ricorso, con un minimo di responsabilità, agli strumenti di sostegno sociale“, facendo così riferimento, senza esplicitarlo, a strumenti quali il reddito di cittadinanza. In conclusione, quindi, secondo la sentenza i criteri da prendere in considerazione per l’esclusione dal diritto al mantenimento sarebbero:

  • l’età del figlio;
  • il raggiungimento di un livello di istruzione di competenza professionale;
  • aver fatto richiesta o meno per gli strumenti di sostegno sociale.

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