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Donnarumma si racconta, dall’addio al Milan fino al PSG

di Alessandro Colepio

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Sull’addio al Milan e la Nazionale

Dopo tanti anni non è mai facile separarsi da una realtà come il Milan. Ci sono cresciuto come uomo e giocatore. Non posso che ringraziare il club per tutto ciò che ha fatto per me. Anche i tifosi mi hanno sempre trattato bene. A Milano mi sono sentito a casa. Poi si sa come sono andate le cose. Tutti danno la colpa a me, senza però guardare cosa è successo dall’altra parte. Diciamo in sintesi che l’ultima telefonata da parte del club è stata per comunicarmi che avevano preso un altro portiere, quindi è finita così.

È stato il coronamento di un sogno. Vincere con la maglia dell’Italia è veramente speciale. Abbiamo fatto un capolavoro, qualcosa di straordinario grazie al lavoro di Mancini, il nostro, quello dello staff e di tutto il gruppo della Nazionale. Ci ripenso ogni sera prima di andare a letto e mi vengono i brividi.

Per andare ai mondiali ci è mancato il gol. Potevamo forse fare di più, ma sono convinto che saremo al Mondiale, tutti sanno che gruppo siamo e come reagiamo nei momenti difficili. Ci può stare che dopo la vittoria dell’Europeo sia mancato qualcosa, ci sia stata un po’ di difficoltà, ma ne usciremo, andando in Qatar.

Ancora Milan e Maignan

Da tifoso seguo sempre con passione. Sento spesso i miei ex compagni di squadra, ma anche mister Pioli e sono contento di come stanno andando le cose al Milan. Spero che arrivino fino in fondo e continuino a fare un grandissimo campionato, come fatto finora. Ho seguito e gioito per il derby vinto. Sono contento per il mister, i tifosi e per il Milan.

Maignan lo seguo con attenzione e finora mi ha fatto una bella impressione. Gli faccio i complimenti per cosa sta facendo e come sta aiutando il Milan. Sono contento per lui e per la grandissima stagione che stanno facendo tutti i ragazzi.

Donnarumma parla in maniera molto distesa del suo passato, senza però nascondere una certa amarezza sull’addio al Milan. Quel che è certo è che lui si trova in una delle squadre più forti al mondo, mentre i rossoneri hanno trovato un sostituto più che degno. Alla fine non ci ha rimesso nessuno, e magari in futuro si eviteranno episodi come quello dei fischi a San Siro.

Se l’Italia vuole arrivare in Qatar serve il miglior Donnarumma, fisicamente e mentalmente.

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di Alessandro Colepio

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