Oggi è un giorno che segnerà per sempre la storia degli Stati Uniti. Per la prima volta dalla fondazione del Paese, un presidente, o ex presidente, viene incriminato per un reato. Tutta New York è blindata: dal tribunale di Manhattan alla Trump Tower.
I capi di accusa contro l’ex presidente sarebbero 34, fra i quali falsificazione di documenti aziendali. Inoltre, il giudice Juan Merchan potrebbe vietare al tycoon di parlare della sua incriminazione durante la campagna elettorale del 2024. I media e il pubblico nutrono certamente grande interesse per l’udienza, ma affinché prevalgano la sicurezza dell’imputato e la potenziale interferenza con “la dignità e il decoro della corte”, il giudice Merchan ha stabilito che non potranno essere presenti telecamere in aula, ma solo nei corridoi. Mentre i fotografi saranno cinque e potranno scattare foto solo fino a pochi minuti prima dell’inizio del processo.
A poche ore dall’udienza Donald Trump ha inviato l’ultima mail prima dell’arresto ai suoi sostenitori e finanziatori, riportata da IlMattino: “Oggi piangiamo la fine della giustizia in America. Oggi è il giorno in cui un partito politico al potere arresta il suo principale avversario per non aver commesso alcun reato. Il nostro movimento ha superato così tanto. E non c’è dubbio nella mia mente che prevarremo ancora una volta e conquisteremo la Casa Bianca nel 2024”. Al termine della mail, l’ex presidente ha condiviso un link al quale i finanziatori possono donare alla sua campagna; vengono richiesti finanziamenti tra i 24 ed i mille dollari.
In un messaggio sul suo social ‘Truth’ l’ex presidente degli Stati Uniti aveva richiesto che il processo venisse spostato nella vicina Staten Island, poiché il tribunale di Manhattan, come lui stesso definisce, è una “sede molto di parte, con alcune aree che hanno votato 1% repubblicano”.
Tuttavia, la richiesta non è stata accolta, e proprio questa mattina Trump seguito dai suoi sostenitori si è diretto, lasciando la Trump Tower, al tribunale di Manhattan. Arrivato in tribunale si è costituito ed è perciò, come riferiscono la CNN e altri media statunitensi, sotto arresto. Non manca molto alla lettura delle accuse per le quali è incriminato che Trump definisce il processo “surreale“.
Alcuni suoi collaboratori hanno inoltre riferito alla CNN che l’imputato avrebbe chiesto anche le foto segnaletiche che per alcuni verranno utilizzate per la campagna elettorale del prossimo anno. L’immagine segnaletica che sta circolando sui social è invece un falso.
Prima di entrare in aula Donald Trump è stato portato in un ufficio del tribunale dove gli hanno preso le impronte digitali. In seguito, l’ex presidente è uscito senza manette ai polsi ed è stato condotto da due agenti in divisa nell’aula del tribunale in cui si svolgerà l’udienza: verranno letti i capi di imputazione e formalizzate le accuse. Si trova ora al banco degli imputati affiancato dagli avvocati Joe Tacopina e Susan Necheles.
L’ex presidente si è dichiarato innocente per tutti e 34 i capi di accusa.
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