di davide gerace
Le feste di Natale rappresentano un periodo di riposo e di svago per tutti. E dopo una attesa lunga un anno, di solito durante le varie festività tendiamo, causa varie cene e pranzi in famiglia, a mangiare più del solito. Si tratta quindi di un problema, soprattutto se si tende ad esagerare; per evitare che ciò accada, il Sindaco di un piccolo paese in Sardegna ha deciso di prendere dei provvedimenti drastici per la popolazione…
La carenza di medici a Natale “frena” i golosi
Il Sindaco di Ussassai, un piccolo borgo di 500 anime in Sardegna, ha invitato i suoi concittadini a contenersi durante pranzi e cene nel periodo di Natale. Con un post su Facebook, il primo cittadino ha raccomandato:
“Non c’è il medico, state attenti alle libagioni e all’alcol per evitare di stare male. Con decorrenza immediata e fino al ripristino delle condizioni di sicurezza per la salute di tutti gli abitanti di ogni fascia di età, ordine e grado, vige il divieto di eccessivo consumo di cibi, alcolici e qualsiasi altro alimento o bevanda che possano arrecare un benché minimo disturbo o malessere di carattere gastrico in quanto non garantiti i servizi di pronto intervento sanitario.
L’unica soluzione che si potrebbe trovare è spostare una guardia medica dai grandi centri come Cagliari o Nuoro e farla venire qui da noi dove esiste l’emergenza”.
Un’emergenza sanitaria continua
Il piccolo borgo non ha una propria guardia medica, ma ad assisterlo è quella di Seui, un paesino poco distante da Ussassai. Però, il medico competente, per i giorni 23, 24, 29 e 31 dicembre non sarà operativo; da qui nasce l’emergenza sanitaria. Si tratta di un bel problema per il paese, che si ripropone a distanza di pochi mesi dall’ultima emergenza; a inizio novembre infatti, come riporta il quotidiano Sardegna Ieri-Oggi-Domani, Ussassai si era già trovata senza medico di base.
Il Sindaco del borgo aveva pubblicato un altro post abbastanza ironico su Facebook, scrivendo:
“Vietato ammalarsi se non nei giorni di provata e certa presenza del medico di base nel centro abitato pertanto solo in certi orari e giorni; obbligatorio fare scorta di medicinali di qualsiasi ordine e grado (salvavita compresi e necessari); assolutamente vietato morire in assenza del medico di base o al di fuori delle fasce orarie della (forse) presenza del medico in guardia medica. In sintesi vietato nascere, vivere ammalarsi e anche morire”.
Un post per certi versi divertente, ma che nasconde un’amara verità; la mancanza di medici è infatti un problema serio che affligge l’Italia intera…
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