di Simone De Mattia
Anche Disney, e non solo, si schiera contro la Russia e le sue azioni in questo conflitto nei confronti dell’Ucraina. La decisione della grande casa di produzione americana è quella di bloccare le proprie uscite in territorio russo.
Come Disney anche altri stanno facendo lo stesso
“Red” è un lungometraggio animato Pixar, che sarebbe dovuto uscire nelle sale russe il 10 marzo e da noi direttamente su Disney+ il giorno dopo. Disney ha però deciso di bloccare tutte le prossime uscite in Russia dichiarando:
“Prenderemo decisioni sulle azioni future in base alla situazione in evoluzione. Nel frattempo, data la portata dell’emergente crisi dei rifugiati, stiamo lavorando con le nostre ONG partner per fornire aiuti urgenti e altra assistenza umanitaria ai rifugiati.”
In coda a Disney, anche altri grandi produttori cinematografici stanno intraprendendo la stessa strada. Sony ha deciso di non distribuire “Morbius” e le prossime uscite in sala, dichiarandosi vicini a coloro che stanno subendo le conseguenze di questa crisi. Warner Bros. dal canto suo ha bloccato l’imminente uscita dell’attesissimo “The Batman“.
Netflix ha addirittura deciso di non trasmettere, cosa che dovrebbe fare per legge, 20 canali russi di intrattenimento ed informazione. La legge in Russia prevede che ogni servizio di intrattenimento che superi i 100mila abbonati debba trasmettere un numero preciso di prodotti sfornati dallo stato.
Decisioni controproducenti in quanto estromettere il mercato russo significa tagliarsi una fetta importante di incassi sul botteghino mondiale, ma si sta creando sempre di più un fronte unito contro la Russia e le azioni di Putin.
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di Simone De Mattia
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